Swisscom ha risentito dell'erosione dei prezzi nei primi nove
mesi del 2011. Le vendite hanno segnato un calo del 4,9% a 8,54
miliardi di franchi (6,9 miliardi di euro), l'utile netto ha
segnato una crescita dell'8,4% a 1,53 miliardi di franchi (1,23
miliardi di euro), ma per effetti unici.
Il risultato Ebitda (utile prima della deduzione di interessi,
imposte, ammortamenti e ammortamento dell'avviamento) è
diminuito dello 0,7% a 3,52 miliardi di franchi, ha annunciato oggi
l'operatore con sede a Berna.
La crescita della clientela e dei volumi, pari a 343 milioni, non
ha permesso di compensare l'erosione dei prezzi nelle attività
principali in Svizzera pari a 438 milioni.L'aumento
dell'utile netto riflette un fondo costituito l'anno scorso
nel quadro della procedura giudiziaria in Italia relativa
all'imposta sul valore aggiunto (Iva) avviata contro la filiale
Fastweb e un provento unico di 56 milioni di euro (69,35 milioni di
franchi), in seguito alla composizione di una controversia che
opponeva la società a un concorrente.
Nei primi nove mesi dell'anno, Swisscom ha inoltre fortemente
aumentato i suoi investimenti che sono stati pari a 1,46 miliardi
di franchi, il 14,8% in più, soprattutto nelle reti di nuova
generazione. Il gruppo ha creato 400 impieghi in Svizzera e alla
fine di settembre occupava oltre 20mila persone, il 2,7% in più
dell'anno procedente. Per tutto l'esercizio in corso,
Swisscom stima che le prospettive finanziarie restano immutate.
Prevede sempre il versamento di un dividendo di almeno 21 franchi
per azione.