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Assocontact verso l’addio al Ccnl. Borgherese: “Servono strumenti più flessibili”



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L’associazione dei business process outsourcer punta a una nuova piattaforma contrattuale al passo con la trasformazione digitale che tuteli produttività, occupazione e salari. Il presidente: “Non possiamo accettare metriche e numeri che decreterebbero il fallimento di decine di aziende e di conseguenza la perdita di migliaia di posti di lavoro”

Pubblicato il 2 mag 2024

Federica Meta

Direttrice



Lelio-Borgherese-assocontact

Nuove piattaforme contrattuali per rilanciare il settore. Con questo obiettivo Assocontact, l’associazione nazionale dei Business Process Outsourcer, ha comunicato ai sindacati la volontà di cambiare il Ccnl per “invertire le sorti del settore e delle migliaia di professionisti che da anni – e ininterrottamente – non ricevono il riconoscimento e il rispetto che meritano”, si legge in una nota. La comunicazione è stata condivisa e inoltrata da più di 20 aziende del settore, non solo aderenti all’associazione, che rappresentano più di 20.000 lavoratrici e lavoratori dipendenti e circa 5.000 collaboratori, per un fatturato aggregato superiore al miliardo di euro.

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