Il dibattito attuale sulle telecomunicazioni via satellite sembrano quasi suggerire che le tecnologie satellitari – in particolare i satelliti in orbita bassa Leo come quelli di Starkink – sostituiranno le tradizionali reti mobili, perché in grado di risolvere le sfide della connettività nelle aree remote o difficilmente accessibili e di garantire la banda larga globale. Tuttavia, come sottolinea un report di Strand Consult (“Will Leo satellite Direct-to-Cellular networks make traditional mobile networks obsolete?”), le reti satellitari come quelle gestite da Starlink offrono opportunità sì rivoluzionarie, ma difficilmente renderanno obsolete le reti mobili terrestri. Invece, queste tecnologie coesisteranno, ciascuna svolgendo ruoli distinti nell’ecosistema della comunicazione.
L’ANALISI
Tlc, le reti satellitari soppianteranno quelle mobili?
Con l’avvento dei satelliti in orbita bassa si renderà necessaria sempre più l’integrazione degli asset terrestri con quelli non terrestri in particolare nella partita delle comunicazioni direct-to-phone. Ma sono numerose le questioni tecniche che impediscono alle reti in orbita di garantire la stessa stabilità ed efficienza di quelle 5G. Ecco quali sono secondo Strand Consult
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