Invitalia ha pubblicato il bando commissionato da Infratel per realizzare il “Piano operativo per il rafforzamento delle reti di backhaul nelle aree bianche sul territorio italiano (Pnc)”. Si tratta di un appalto integrato in lotto unico di oltre 82 milioni (esattamente 82.623.528 euro), di cui 6.435.501 euro per la progettazione esecutiva e 76.188.027 euro di lavori.
L’importo include circa 24,4 milioni di costi della manodopera e quasi 2,3 milioni di costo della sicurezza. Il contratto ha una durata di due anni (con termine fissato al 31 luglio 2027). Ai concorrenti si richiede un vincolo alla propria offerta di almeno sei mesi. Per le offerte c’è tempo fino al prossimo 19 settembre 2025.
Indice degli argomenti
Aree bianche, il bando Infratel per le reti backhaul
L’aggiudicazione avverrà in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, in base alla qualità tecnica (massimo 80 punti su 100) e al ribasso sull’importo a base d’asta (massimo 20 punti su 100).
Alle imprese esecutrici si richiede la qualifica Soa per i lavori OS19 (Classifica VIII) e OG3 (Classifica VIII).
La consultazione pubblica
Infratel ha condotto nel 2017 la consultazione pubblica per le reti di backhaul nelle aree a fallimento di mercato interessate dal Piano banda ultra larga (Bul). La consultazione con gli operatori, chiusasi a maggio di quell’anno, ha verificato l’assenza di collegamenti di backhaul necessari a garantire il funzionamento della rete di accesso ultrabroadband nelle aree bianche presenti in 90 dei 718 comuni italiani oggetto di intervento diretto del Ministero dello Sviluppo Economico, effettuato tramite Infratel e finanziato con fondi pubblici.
“Al termine della consultazione – aveva annunciato allora Infratel – si procederà alla realizzazione, con un ulteriore intervento diretto da parte di Infratel, delle reti di backhaul che dovessero risultare ancora necessarie”.
I fondi del Pnrr e il bando del 2022
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) ha previsto importanti investimenti per garantire la diffusione di reti a banda ultralarga (fibra Ftth, Fwa e 5G).
Grazie a 6,7 miliardi di fondi Pnrr, la Missione 1 – Componente 2 – Investimento 3 “Reti ultraveloci” sono stati attivati cinque nuovi piani di intervento pubblico per coprire le aree geografiche in cui l’offerta di infrastrutture e servizi digitali ad altissima velocità da parte degli operatori di mercato è assente o insufficiente.
Il 21 marzo 2022 sono stati pubblicati da Infratel i due bandi (backhauling e densificazione), il 14 maggio 2022 è stato aggiudicato il bando “Italia 5G – backhaul” a Tim. Il giugno successivo quello densificazione alla Rti composta da Tim, Inwit e Vodafone.
Sul sito Connetti Italia si può lo stato di avanzamento di Italia 5G-Densificazione e Italia 5G-Backhauling.
La nuova strategia Bul
Per accelerare lo sviluppo della connettività ad alte prestazioni in tutto il Paese e rilanciare il settore delle telecomunicazioni, il Comitato Interministeriale per la Transizione Digitale ha lanciato, per il triennio 2023-2026, la nuova Strategia nazionale per la banda ultralarga, che prevede investimenti fino a 2,8 miliardi di euro.
La nuova strategia Bul prevede quattro aree di intervento: interventi trasversali, che intendono favorire l’intero sistema delle telecomunicazioni, come, ad esempio, azioni per l’incremento delle capacità operative di PA e Telco, il rafforzamento e la condivisione dei dati, il supporto alla realizzazione di infrastrutture strategiche e all’innovazione di settore; sviluppo della connettività fissa e mobile; interventi a sostegno della domanda, sempre nell’ottica di favorire la diffusione di reti di nuova generazione e di servizi innovativi correlati per superare il digital divide tra aree periferiche e rurali – esattamente come con il nuovo bando Infratel per le reti backhaul nelle aree bianche.