Nel contesto della trasformazione digitale della Difesa, l’Unione Europea sceglie l’innovazione quantistica come nuovo baluardo per proteggere le proprie reti strategiche. Tra i protagonisti della svolta, spicca Almaviva, unica grande azienda privata italiana selezionata nella call 2024 dell’European Defence Fund (EDF). Il suo progetto Q-ARM (Quantum Agile and Resilient Military Communications) è stato uno dei soli tre approvati a livello europeo nel segmento dedicato alle tecnologie disruptive. Un riconoscimento di rilievo per l’industria nazionale e per la capacità progettuale italiana nel comparto sicurezza.
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Q-ARM: una rete difensiva contro le minacce della computazione quantistica
Q-ARM nasce con l’obiettivo di realizzare un sistema di comunicazione militare avanzato, sicuro e resiliente, in grado di resistere agli scenari di attacco generati dalla futura disponibilità di computer quantistici. Il progetto integra crittografia post-quantistica, distribuzione quantistica di chiavi (QKD), sistemi di gestione sicura delle identità digitali, tecnologie blockchain, infrastrutture satellitari e, soprattutto, rete in fibra ottica.
“Mettiamo le nostre tecnologie e competenze al servizio dell’Europa per fornire strumenti tecnologici innovativi per la protezione delle comunicazioni e delle infrastrutture critiche UE”, ha dichiarato Marco Tripi, CEO del Gruppo Almaviva.
Fibra ottica e satelliti: le dorsali della sicurezza europea
Elemento distintivo del progetto Q-ARM è la centralità delle reti in fibra ottica e delle infrastrutture satellitari, che costituiscono l’ossatura fisica su cui si basano le nuove capacità di comunicazione protette. La fibra ottica garantisce alta velocità di trasmissione, stabilità e immunità alle interferenze, caratteristiche indispensabili per l’utilizzo della QKD. La componente satellitare, invece, consente copertura globale e resilienza operativa anche in aree prive di connessioni terrestri, rendendo l’intero sistema adattabile a diversi scenari geopolitici e militari.
Insieme, questi due elementi rendono Q-ARM una soluzione tecnologicamente avanzata e strutturalmente robusta, capace di supportare le nuove esigenze di sicurezza informativa nel dominio difensivo.
Un consorzio europeo per un progetto strategico
Coordinato da Almaviva, il consorzio internazionale del progetto è composto da 10 partner provenienti da 7 Paesi UE, tra cui istituzioni accademiche, centri di ricerca, PMI e aziende specializzate. Tra questi: Almaviva de Belgique (Belgio), N10GLED LDA (Portogallo), HD-INFO (Croazia), il Politecnico di Varsavia e l’Accademia Militare della Tecnologia (Polonia), il Defence Research Institute (Francia), e le italiane Zanasi Alessandro srl e TECOMS, oltre ad AFCEA Sofia (Bulgaria).
Un ecosistema multidisciplinare e internazionale, pensato per garantire interoperabilità, scalabilità e aderenza alle future architetture digitali della difesa europea.
L’Italia si afferma come attore chiave del programma EDF
Il programma EDF24 ha selezionato 62 progetti su 297 proposte, e tra questi solo due sono coordinati da imprese italiane. Q-ARM, guidato da Almaviva, è l’unico tra i grandi progetti a essere promosso da una realtà privata nazionale. Un segnale forte per l’intero settore tecnologico italiano, che consolida il proprio ruolo nel panorama europeo della sicurezza digitale.
“L’ingresso con il Progetto Q-ARM nel programma EDF segna un cambio di passo strategico per il posizionamento dell’azienda nel comparto della Difesa”, sottolinea Tripi.
Verso l’EDF 2025: Almaviva rilancia sulla difesa europea
Il successo di Q-ARM rappresenta anche il primo ingresso di Almaviva nel programma European Defence Fund, e ne apre le porte a una partecipazione più ampia nella call EDF2025, la cui scadenza è prevista per ottobre. L’azienda ha già avviato interlocuzioni con partner europei per costruire nuove proposte, puntando a consolidare il proprio ruolo di abilitatore tecnologico per la sicurezza e la resilienza delle infrastrutture digitali europee.
Almaviva: innovazione, resilienza e sovranità tecnologica
Con oltre 40.000 collaboratori nel mondo, un fatturato superiore a 1,4 miliardi di euro e 80 sedi internazionali, Almaviva è da oltre 40 anni impegnata nella trasformazione digitale di settori strategici, dalla pubblica amministrazione al trasporto, dalla sanità alla finanza. Ora, con Q-ARM, si posiziona nel comparto difesa, portando con sé un bagaglio tecnologico che comprende Intelligenza Artificiale, Cloud, Data Analytics e Cybersecurity.
L’obiettivo è chiaro: trasferire competenze ICT avanzate alla difesa per contribuire all’autonomia strategica e alla sovranità digitale dell’Europa.