Il settore telco è entrato in una fase di accelerazione cruciale. Con il modello Direct-to-Device (D2D) non si parla più di scenari futuribili, ma di infrastrutture e servizi in fase di implementazione. Due annunci confermano la svolta: la creazione di Equatys, joint venture tra Space42 e Viasat, e l’accordo tra Iridium e Deutsche Telekom per integrare Ntn Direct con NB-IoT.
In entrambi i casi, l’obiettivo è trasformare la connettività satellitare in parte integrante delle reti mobili terrestri, con un approccio 3GPP-compliant e capace di raggiungere utenti e dispositivi in ogni angolo del pianeta. Per l’intero comparto si aprono nuove sfide, dal governo dello spettro alla sostenibilità spaziale, passando per la ridefinizione dei modelli di business.
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Equatys, la “space tower company” per unire reti satellitari e terrestri
Il 15 settembre 2025 Space42 e Viasat hanno annunciato la nascita di Equatys, società congiunta con l’ambizione di portare su scala globale i servizi Direct-to-Device. Il nuovo operatore nascerà con accesso a oltre 100 MHz di spettro armonizzato per Mobile Satellite Services (Mss), già assegnato in più di 160 mercati. L’obiettivo è evolvere gli Mss esistenti verso un ambiente 5G Ntn in grado di essere utilizzato da smartphone e dispositivi IoT standard, senza bisogno di terminali dedicati.
“Equatys realizzerà ciò che l’industria satellitare ha perseguito per decenni: combinare la portata delle reti terrestri con l’efficienza dello spazio. La promessa della connettività universale sta diventando realtà”, hanno dichiarato Karim Sabbagh, Managing Director Space42, e Ali Al Hashemi, ceo Space Services Space42.
Mark Dankberg, Chairman e ceo di Viasat, ha sottolineato: “Equatys renderà possibile, in modo unico, una rete condivisa multi-orbita su larga scala con architettura aperta basata su standard, per affrontare le importanti opportunità di mercato nel D2D e nei servizi MSS di nuova generazione”.
Un modello infrastrutturale condiviso
La peculiarità di Equatys è la scelta di operare come neutral host, proponendosi come “space tower company” capace di offrire un’infrastruttura multi-tenant a operatori, governi e investitori. Questo approccio consente di ridurre le ridondanze di rete, abbassare i costi di capitale e ottimizzare l’uso dello spettro.
Il modello non punta a una competizione diretta con le reti terrestri, ma a una complementarità che crea “win-win” per tutti i player. Gli operatori possono crescere senza duplicare investimenti, i governi preservare la sovranità dei dati attraverso infrastrutture nazionali, le industrie locali partecipare allo sviluppo tecnologico.
Dal punto di vista finanziario, l’assetto è pensato per attrarre investimenti istituzionali garantendo ritorni tipici delle infrastrutture e aprendo a ulteriori partner strategici attraverso fasi di equity offering. Sul piano della sostenibilità, Equatys si impegna a ridurre l’impatto in orbita e massimizzare l’efficienza nell’uso delle risorse spaziali.
Iridium e Deutsche Telekom, Ntn Direct per l’IoT globale
Intanto è arrivato l’annuncio di Iridium Communications e Deutsche Telekom. Le due società hanno siglato una partnership per integrare il servizio Iridium Ntn Direct con la rete IoT globale dell’operatore tedesco. L’intesa consentirà di offrire roaming NB-IoT Direct-to-Device a livello planetario, estendendo la copertura “from pole to pole”.
“Iridium Ntn Direct è progettato per integrare le reti terrestri come quella di Deutsche Telekom e garantire una copertura globale senza interruzioni”, ha dichiarato Matt Desch, ceo di Iridium. “Questa partnership sottolinea l’importanza di creare una soluzione semplice e scalabile, basata su tecnologie esistenti, per consentire l’espansione globale dei servizi”.
“Fornendo ai nostri clienti l’accesso all’ampia costellazione satellitare Leo di Iridium, essi beneficeranno di una copertura NB-IoT globale ampliata, per collegare in modo affidabile sensori, macchine e veicoli”, aggiunge Jens Olejak, Head of Satellite IoT di Deutsche Telekom.
Applicazioni concrete e casi d’uso
Il servizio, previsto per il lancio commerciale nel 2026, permetterà ai clienti IoT di Deutsche Telekom di collegare sensori, macchine e veicoli in settori chiave come logistica internazionale, monitoraggio di utilities remote, agricoltura intelligente e gestione delle emergenze.
La costellazione Iridium in orbita bassa utilizza lo spettro L-band, che assicura copertura stabile anche in condizioni meteorologiche estreme, con latenza più bassa rispetto ai sistemi geostazionari. È l’unica rete satellitare a garantire una copertura realmente globale, un vantaggio competitivo determinante in uno scenario Ntn sempre più affollato.
Banda ultralarga e D2D: un’integrazione decisiva
Il modello Direct-to-Device ha un impatto diretto anche sulla banda ultralarga, già oggi motore di trasformazione digitale. Se le applicazioni innovative – dalla sanità digitale alle smart city, dalla formazione a distanza alla pubblica amministrazione – si basano sulla banda ultralarga, l’integrazione Ntn consente di estendere tali servizi anche a comunità remote o aree prive di reti terrestri.
Questo significa ridurre il digital divide e garantire inclusione digitale a livello globale. Non si tratta solo di portare connettività in più luoghi, ma di rendere possibili soluzioni critiche per la resilienza dei territori, la gestione delle risorse naturali, la risposta ai disastri.
Impatti regolatori e governance
L’espansione del Direct-to-Device su scala internazionale apre un fronte complesso sul piano regolatorio. La condivisione dello spettro Mss e l’evoluzione verso 5G Ntn richiedono licenze armonizzate e coordinamenti multilaterali. Ogni Paese è chiamato a definire regole chiare per garantire l’uso sostenibile delle orbite, la protezione dei dati e la sicurezza nazionale.
Equatys, in particolare, si propone di offrire infrastrutture standard-based e sovrane, che i governi possano integrare con i sistemi esistenti. Per gli operatori telco, la sfida sarà trovare il giusto equilibrio tra la neutralità della “space tower” e le esigenze di controllo sul traffico dati.
Una partita globale per l’ecosistema Telco
Gli annunci di Space42-Viasat e di Iridium-Deutsche Telekom tracciano una linea di demarcazione per l’intero settore. Il Direct-to-Device non è più un esperimento, ma un nuovo asse competitivo. Da un lato, Equatys offre un modello infrastrutturale neutrale e condiviso; dall’altro, Iridium e DT aprono la strada a un’integrazione concreta con le reti mobili esistenti.
Il prossimo passo sarà capire come altri operatori, costellazioni satellitari e governi si posizioneranno. La direzione è chiara: la connettività del futuro sarà un mix di reti terrestri, satellitari e cloud, con il Direct-to-Device come elemento di coesione.