Il sistema di cavi sottomarini Unitirreno è ufficialmente pronto per la messa in servizio. L’hanno annunciato con un comunicato congiunto le aziende che hanno realizzato l’opera, ovvero Unitirreno Submarine Network, Alcatel Submarine Networks (Asn) ed Elettra Tlc.
L’infrastruttura, lunga 1.156 chilometri, collega Sicilia, Sardegna, Roma e Genova, offre oltre 624 Tbps di capacità di progettazione totale con latenza ultra-bassa e opzioni di servizio aperte e flessibili, posizionando l’Italia come un hub digitale strategico che unisce l’Europa all’Africa e al Medio Oriente.
Indice degli argomenti
Le caratteristiche del nuovo sistema di cavi
Progettato e prodotto da Asn e installato da Elettra, Unitirreno è il primo sistema di cavi sottomarini ripetitori a 24 coppie di fibre ottiche operativo al mondo, che sfrutta la tecnologia Xbu 24FP di Asn. Il tronco principale Genova-Mazara fornisce 24 coppie di fibre, ciascuna con una capacità di oltre 26 Tbps. Ulteriori quattro coppie di fibre ottiche potenziano il collegamento Sardegna-Roma, mentre diramazioni e commutazioni in fibra all’avanguardia a Roma consentono un’ulteriore connettività diretta sulle tratte Genova-Roma e Mazara-Roma. La latenza end-to-end dalla Sicilia al Nord Europa via Genova/Milano è inferiore a 9 millisecondi.
L’infrastruttura, concepita con un’architettura aperta, offre fibra ottica spenta, spettro e servizi scalabili, fornendo percorsi sicuri e diversificati che aggirano gli hub tradizionalmente congestionati e supportano la crescente domanda di applicazioni cloud, AI e data-intensive. Insieme, queste capacità creano una nuova dorsale carrier-neutral per il Mediterraneo, progettata appositamente per il prossimo decennio di crescita del cloud e dell’intelligenza artificiale.
Il valore tecnologico (e strategico) dell’opera
“Questo rappresenta un traguardo importante per Unitirreno e un momento di orgoglio per l’Italia. Il sistema via cavo di Unitirreno è ora operativo e fornisce connettività ad alta velocità e bassa latenza che aprirà nuove opportunità per le aziende e le comunità in tutta la regione”, commenta Renato Brunetti, ceo di Unitirreno. “Questa è più di una semplice infrastruttura: è una base per l’innovazione, la collaborazione e la crescita”.
Per Andrea Cornetti, presidente di Unitirreno, “questo progetto dimostra il nostro impegno nel creare una rete che soddisfi non solo le esigenze odierne, ma anticipi anche quelle di domani. Collegando hub chiave con prestazioni di livello mondiale, consentiamo ad aziende e istituzioni di prosperare in un mondo sempre più connesso”.
Alain Biston, presidente e ceo di Alcatel Submarine Networks, sottolinea cheunit “il cavo Unitirreno ridefinisce gli standard di connettività e soddisfa la crescente domanda di larghezza di banda, guidata dal rapido sviluppo dell’intelligenza artificiale”, mentre Didier Dillard, ceo di Elettra, si dice lieto “di vedere questo sistema di cavi ora pronto per il servizio dopo la sua installazione da parte della nostra nave posacavi Teliri”.
Da commodity ad asset di portata geopolitica
I cavi sottomarini sono essenziali per la connettività dell’Europa e rivestono un ruolo cruciale nel collegare le regioni insulari e i territori remoti del continente.
Nel suo rapporto preliminare per il periodo 2026-2030, il Berec (Body of European Regulators for Electronic Communications) ha fornito un’analisi dettagliata delle reti domestiche di cavi sottomarini nei paesi membri dell’Unione Europea.
Come emerge dal documento, in 15 Paesi costieri dell’Ue operano segmenti di cavi domestici, di cui circa il 12% fanno parte di sistemi internazionali. Il dato evidenzia non solo l’importanza di queste infrastrutture per la connettività interna all’Europa, ma anche il loro ruolo nell’ambito di una rete globale di telecomunicazioni che collega l’Europa al resto del mondo.
Con circa un terzo dei cavi che hanno tra i 10 e i 25 anni e il 14% in funzione da oltre 35 anni, l’urgenza di rinnovare queste infrastrutture è diventata una priorità per l’Unione. La sostituzione di questi sistemi obsoleti richiede ingenti investimenti, specialmente nelle aree costiere e remote, dove la densità di popolazione non giustifica investimenti privati.
D’altra parte, anche secondo gli analisti, queste infrastrutture non sono più semplicemente una commodity di trasporto dati, ma un asset strategico su cui si gioca la competizione globale.
Il settore sta conoscendo un’accelerazione senza precedenti, trainata dalla domanda di connettività a bassa latenza, dalla crescita dei contenuti video e dal ruolo sempre più centrale dei cloud provider.
Se in passato erano i grandi carrier internazionali a dominare la scena, oggi lo scenario è mutato. Sono i giganti del digitale, gli hyperscaler come Google, Meta, Amazon e Microsoft, ad assumere la leadership. Il loro ingresso diretto nella proprietà e nella gestione dei sistemi ha spostato l’asse economico e ridefinito i modelli di business. Non si tratta più solo di collegare aree geografiche, ma di controllare i flussi di dati e garantire la resilienza delle piattaforme digitali.