L'INTESA

5G, accordo Puglia-Calabria per il monitoraggio ambientale

Convenzione fra Regioni per condividere esperienze e incrementare la formazione professionale sulla nuova tecnologia. Obiettivo: sviluppare attività sinergiche per controllare e verificare i possibili effetti su popolazione e ambiente

Pubblicato il 29 Ott 2020

Antenna 5G_

Dispiegare forze ancor più competenti e incrementare la qualità dei controlli: questo l’obiettivo dell’accordo che la Regione Puglia e la Regione Calabria hanno sottoscritto, attraverso le rispettive Agenzie per la protezione ambientale, Arpa Puglia e ArpaCal, per realizzare attività di monitoraggio e aggiornamento professionale sulla tecnologia 5G per la comunicazione mobile. Come tutte le innovazioni tecnologiche, infatti, anche il 5G deve essere adeguatamente monitorato e verificato nei suoi effetti sull’ambiente e sulla popolazione, in linea con la mission istituzionale delle Agenzie ambientali.

Scambio reciproco di buone pratiche

Grazie alla condivisione delle esperienze acquisite sul campo, le due Regioni si aiuteranno a vicenda per per fornire un supporto tecnico-scientifico puntuale e preciso alle comunità locali, con percorsi su tematiche specifiche, dalle procedure istruttorie legate ai pareri ambientali, alla modellistica previsionale. “Continua lo scambio reciproco di buone pratiche in materia ambientale tra la Puglia e l’assessorato all’Ambiente della Regione Calabria, guidato dal colonnello Sergio De Caprio“, commenta l’assessore all’Ambiente della Regione Puglia, Gianni Stea. “Il tema dell’ambiente nelle nostre regioni è ricco di luci formidabili quanto purtroppo ancora di zone ombra – prosegue – Puglia e Calabria sono due realtà con un enorme patrimonio ambientale che deve essere tutelato e valorizzato. Con il collega De Caprio da tempo lavoriamo in sinergia per fare in modo che i problemi diventino opportunità”.

Stea ha inoltre affermato che “la possibilità di rischi per la salute a lungo termine, connessi alle esposizioni ai campi elettromagnetici a radiofrequenza è stata, e continua ad essere, oggetto di numerosissimi studi scientifici, sia di tipo osservazionale direttamente sugli esseri umani (studi epidemiologici), sia di tipo sperimentale su animali in vivo e su cellule in vitro”. La convenzione va ad inserirsi proprio in questo contesto: “Con questo accordo – ha sottolineato Stea – facciamo un notevole passo in avanti nelle attività di monitoraggio ambientale, grazie anche alle alte capacità professionali tecnico-scientifiche delle nostre Arpa. Auspico che l’intesa raggiunta possa a breve essere estesa alle altre Regioni del Sud in modo da creare una rete di controllo sul territorio in grado di intervenire a garanzia della tutela della sicurezza delle popolazioni“.

Un modello estendibile a tutto il Sud Italia

Nel corso di una videoconferenza, alla quale hanno preso parte, tra gli altri, i direttori generali delle Agenzie delle due regioni, Vito Bruno (Puglia) e Domenico Pappaterra (Calabria), i dirigenti responsabili e i tecnici del “Servizio Agenti Fisici” della Direzione scientifica e del Dipartimento di Bari di Arpa Puglia e quelli dei “Servizi tematici radiazioni e rumori” di Arpa Calabria, è stata sottolineata, da parte dei due direttori generali, l’importanza strategica di questo accordo che “consolida le buone abitudini nello scambio di esperienze reciproche tra le Arpa del meridione, con la speranza di poter estendere questa collaborazione, anche alle altre regioni del Sud Italia, anche in altre matrici ambientali”. Un auspicio in realtà già realizzato, considerato che l’esperienza di collaborazione tra le Arpa si è già verificata in altre tematiche, come il caso della direttiva marine strategy, o nel mutuo soccorso in caso di specifiche emergenze ambientali.

L’eredità della “Bari Matera 5G” fra le competenze in campo

“Entrambe le Agenzie – ha dichiarato Vito Bruno – hanno consolidato, sin dalla loro istituzione, considerevole esperienza e sviluppato professionalità specializzate nel controllo sulle sorgenti di produzione di campi elettromagnetici. Arpa Puglia, in particolare, nel corso degli ultimi anni, ha maturato esperienza e sviluppato professionalità nel campo dei controlli preventivi e successivi all’attivazione sugli impianti 4G e 5G, avendo anche partecipato alle fasi della sperimentazione, ormai conclusa “Bari Matera 5G” nella provincia di Bari ed avendo partecipato attivamente ai gruppi del Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (Snpa) di studio e approfondimento sul tema. Mettiamo quindi a disposizione di Arpa Calabria la nostra esperienza per garantire la formazione del personale e rafforzare i controlli puntuali per l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici derivanti da tutte le sorgenti fisse sul territorio, nel rispetto dei limiti fissati dalla legislazione vigente”.

“Vogliamo rafforzare la nostra competenza in questo delicato settore – ha dichiarato il direttore generale dell’Arpacal, Domenico Pappaterra – evidenziando ancora una volta come debbano prevalere i dati analitici, le attività scientifiche oggettivamente misurabili, al fine di dare un supporto vero e validato alle amministrazioni locali, chiamate a pronunciarsi sulle richieste di autorizzazione per impianti di telefonia mobile. In Arpa Puglia, grazie al direttore Vito Bruno, abbiamo trovato un valido supporto e con loro intendiamo andare oltre, candidandoci a diventare un caso di studio di collaborazione in un settore così delicato come quello ambientale. Il tutto sotto l’egida del sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa) che rappresenta tutte le Arpa in Italia”.

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