LA STIMA

Scandali e grane non frenano Facebook: nel 2019 il titolo a 160 dollari

Secondo Citron Research il social sta gestendo al meglio le questioni legate alla privacy e alle “fughe” di dati . E i mercati già reagiscono positivamente

Pubblicato il 28 Dic 2018

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Il 2019 potrebbe essere l’anno della riscossa per Facebook, almeno così la pensa Citron Research, alle cui spalle c’è l’analista Andrew Left. Dopo un anno, quello appena passato, contraddistinto da scandali e dichiarazioni che hanno impensierito non poco mercati e governi, la società di Mark Zuckerberg sembrerebbe aver imparato la lezione, preparandosi a una risalita anche in borsa. Secondo Citron Research, le azioni del social network potrebbero salire fino a 160 dollari nel corso dell’anno prossimo. La previsione ha già sortito un effetto positivo, innescando un aumento di valore del 4,4% e portandole a 129,57 dollari, dopo che durante il 2018 erano calate del 28%. Citron Research fa notare che negli ultimi 30 mesi Facebook ha più che raddoppiato le proprie revenue trimestrali, mettendo insieme circa 2,2 miliardi di utenti attivi nonostante il divieto di operare in Cina e soprattutto nonostante le traversie che hanno messo a dura prova la reputazione della piattaforma.

“Gli investitori sono stati così distolti dal brusio fatto sui temi della privacy e della propaganda nel breve termine da essersi dimenticati di guardare ai margini di lungo periodo e al potenziale delle forme più avanzate di pubblicità on line, con tutto ciò che concerne il raggio d’azione potenziale del network e il modo in cui si sta configurando lo shopping del futuro”, si legge nel report di Citron Research. “Crediamo che gli investitori verranno ricompensati specialmente dal cambiamento dei comportamenti degli utenti rispetto all’e-commerce su Instagram, che sarà sempre più personalizzato”.

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