IL CONTEST

Clean Technology, Cdp lancia la call per le startup “green”. Sul piatto 4,6 milioni

Aperte le candidature per l’accesso al programma dell’acceleratore Zero. In campo Cdp Venture Capital, LVenture Group ed Elis. Le aziende selezionate riceveranno fino a 80mila euro in cash in fase di accelerazione con possibilità di follow-on

Pubblicato il 14 Apr 2021

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Accelerazione green per la nuova imprenditoria italiana. Sono aperte le candidature riservate alle startup per accedere a Zero, l’acceleratore di startup Cleantech della Rete Nazionale Acceleratori di Cassa Depositi e Prestiti lanciato da Cdp Venture Capital, Eni, LVenture Group ed Elis. In campo una dotazione iniziale di 4,6 milioni di euro. Le startup selezionate riceveranno fino a 80mila euro in cash in fase di accelerazione, con possibilità di follow-on.

I partner del progetto

Le startup selezionate verranno accelerate da LVenture Group con il suo programma di accelerazione Luiss EnLabs e sviluppate in collaborazione con Elis in un Hub per il Cleantech che avrà sede negli spazi Joule di Eni presso il Polo Ostiense di Roma. Si punta ad agevolare il matching con le oltre 100 corporate del loro network. Lo sviluppo delle startup verrà inoltre sostenuto in un’ottica di Open Innovation dai Corporate Partner Acea, Maire Tecnimont e Microsoft Italia che metteranno a disposizione tecnologie, formazione ed esperienza nel campo della transizione energetica e della sostenibilità ambientale.

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Obiettivo green technology

Zero selezionerà 30 nuove startup early-stage nei prossimi 3 anni con soluzioni nel campo delle “clean technologies” per rispondere alla sfida globale dell’abbattimento di emissioni inquinanti (Net-Zero), sviluppando progetti per la transizione green del nostro Paese. I settori di interesse spaziano dall’economia circolare alla prevenzione e riduzione degli sprechi, dalle nuove fonti energetiche allo stoccaggio e trasporto di energia, dalla cattura, stoccaggio e riutilizzo della CO2 alla riduzione delle emissioni.

Durante il programma le startup saranno immerse in un ambiente industry driven con lo scopo di ricevere supporto riguardo alla tecnologia e al mercato di riferimento. Oltre agli obiettivi tecnici e di business, ogni startup dovrà tracciare e dimostrare il raggiungimento di determinati obiettivi di impatto.

Chi sono le startup coinvolte nella call

Possono candidarsi alla prima edizione del programma, che avrà una durata di 5 mesi, startup sia software che hardware con, rispettivamente, un MVP funzionante o un prototipo funzionante e una roadmap definita per la produzione di massa, accedendo direttamente online entro il 18 giugno al sito internet zeroacceleratorcleantech.com.

Le startup potranno approfondire con i partner di Zero le modalità di svolgimento del programma nel corso di tre eventi digitali previsti per il 27 aprile, il 5 maggio e il 9 giugno, candidandosi per presentare le loro soluzioni Cleantech e cogliere l’opportunità di misurarsi con il processo di selezione.

“La transizione verde e la sostenibilità – dice Luigi Capello, Ceo di LVenture Group – sono gli asset centrali del piano Next Generation EU. Siamo convinti che il futuro del nostro Paese passi per la creazione di nuovi campioni nazionali in questo settore, in grado di affermarsi a livello internazionale grazie ai talenti e al know-how italiano. Siamo orgogliosi di poter contribuire a questo obiettivo sfidante con le nostre risorse finanziarie e la metodologia di eccellenza del nostro Programma di Accelerazione. L’iniziativa di Cdp e la nostra collaborazione con Eni e tutti i Corporate Partner disegna una filiera ideale per lo sviluppo e la crescita delle startup in un Polo dedicato all’innovazione, fulcro della nuova imprenditoria sostenibile”.

Un ponte fra innovazione e sostenibilità

“Crediamo che il talento abbia bisogno di opportunità per trasformarsi in un progetto sostenibile in grado di incidere sulla società e contribuire al bene comune – dice Pietro Cum, Ceo di Elis -. Il nostro lavoro, da oltre 50 anni, è proprio quello di creare un collegamento tra innovazione e sostenibilità, con l’obiettivo di formare persone al lavoro. Le startup rappresentano per noi un interlocutore fondamentale, perché muovono dal sogno di una o più persone e sono portatrici di energia, competenze e passione. Ma perché quel sogno diventi reale c’è bisogno che si sviluppi in modo organico sul mercato, anche attraverso il dialogo con le grandi aziende. Il nostro impegno, già oggi, è quello di collegare grandi e piccole imprese generando relazioni di co-innovazione. L’acceleratore Zero rappresenta, in questo senso, uno strumento formidabile che ci consentirà, al fianco dei partner coinvolti, di proseguire sulla strada dell’investimento sostenibile sui giovani e sulle idee”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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