IL BILANCIO 2019

Almawave, fatturato a +33%. Avanti tutta sul digitale di “qualità”

In crescita anche Ebitda (+13%) e utile netto (+5%). Il ceo Sandei: “Acquisiti 30 nuovi clienti in Italia e all’estero”. L’emergenza Coronavirus spinge l’operatività: “Le tecnologie evolute trasformano in asset aziendali i contenuti di attività e interazioni dell’home working”

Pubblicato il 15 Apr 2020

Enzo Lima

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Credits ©StudioFranceschin

Fatturato pari a 21,3 milioni di euro (+33% vs 2018, Cagr 2017-2019 24%), Ebitda a 6,2 milioni (+13% vs 2018, Cagr 2017-2019 23%) e utile netto di 2,3 milioni (+5% vs 2018, Cagr 2017-2019 33%): questi i principali dati finanziari del 2019 di Almawave (Gruppo Almaviva). Operativa principalmente in Italia e in Brasile, la società punta ora ad aumentare l’efficienza dei processi aziendali, migliorare la relazione digitale con clienti e cittadini e ricavare informazioni preziose dalla gestione dei dati.

“Nel 2019 abbiamo acquisito oltre 30 nuovi clienti in Italia e all’estero, in particolare nei comparti Finance, Utility e nella Pubblica Amministrazione centrale e locale – sottolinea Valeria Sandei, Ceo di Almawave -. Nelle ultime settimane abbiamo immediatamente risposto alle nuove esigenze della PA e delle aziende ampliando l’operatività di tecnologie evolute che trasformano in asset aziendali i contenuti di attività e interazioni digitali dell’home working e che aiutano a fare dell’automazione una leva di servizio e qualità”.

Fra i “fiori all’occhiello” l’azienda segnala le tecnologie di trascrizione, traduzione e sottotitolazione vocale automatica in tempo reale, in oltre 30 lingue della controllata PerVoice, partecipata dalla Fondazione Bruno Kessler, che permettono alle aziende di produrre documenti digitali con testo, audio e video sincronizzati. Abilitano l’accesso immediato ai contenuti e sono adatti alle videocall, ad esempio, per lo streaming o la verbalizzazione. “Il digitale è senz’altro una risorsa che dà risposte immediate a modalità di interazione e collaboration improvvisamente trasformate dall’emergenza”, evidenzia Sandei.

Almawave sta spingendo forte l’acceleratore sulle soluzioni basate sull’Intelligenza artificiale, “adatte a sostenere il passaggio dall’home working, al quale l’attuale emergenza costringe molti – si legge in una nota – al vero e proprio smart working che sarà probabilmente una condizione strutturale del prossimo futuro”. Strumenti digitali utili al lavoro flessibile, come la piattaforma proprietaria Iride wavebot, una innovativa Conversational Platform testo e voce per potenziare la collaboration e l’accesso alle informazioni. “L’offerta del Gruppo Almawave, specializzato in Intelligenza artificiale, Social Intelligence e in analisi del linguaggio naturale scritto e parlato in real time – conclude la nota – è più che mai strategica in questa fase”.

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