L'ACQUISIZIONE

Almaviva spinge sul finance e si prende Kline. Sul piatto 16 milioni

Rilevato il 70% dell’azienda specializzata in piattaforme software integrate per il front e back office del comparto wealth management. Obiettivo: l’incremento del portafoglio attraverso l’offerta di servizi digitali verso intermediari finanziari italiani ed internazionali

Pubblicato il 06 Ago 2021

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Almaviva accelera sul mercato finance e acquisisce Kline, azienda specializzata in piattaforme software integrate per l’operatività di front e back office dell’intero comparto del wealth management: società di gestione del risparmio (Sgr), società di intermediazione mobiliare (Sim) e private banking.

La nuova società, che mantiene il nome Kline, nasce dalla sottoscrizione da parte di Almaviva di un aumento del capitale sociale di Kline srl – versato tramite conferimento del ramo di azienda – acquisendo una partecipazione pari al 70% della nuova combined entity. La valutazione dell’operazione è stata effettuata su base isomultiplo a circa 2.7 volte i ricavi del 2020.

Gli obiettivi dell’operazione

L’operazione, siglata il 15 luglio, ha dato vita al nuovo soggetto Kline (Gruppo Almaviva), che punta su competenze in ambito Fintech, capacità di consulenza progettuale e un importante portafoglio clienti con l’obiettivo di affermarsi in un mercato in crescita. Kline entra così a far parte del Gruppo Almaviva e vede inizialmente impegnati circa 100 professionisti del settore, destinati a crescere.

Gli obiettivi della nuova società prevedono un fatturato superiore ai 10 milioni di euro per il 2021  con un Ebitda margin di circa il 30%. Il piano industriale dei prossimi anni prevede un tasso di crescita di circa il 25%.

Svolta tech per il wealth management

“Nel settore del wealth management, che vive un momento di grandi cambiamenti sia in termini di dimensioni che di evoluzione dei servizi, l’offerta di strumenti digitali è considerata la principale leva di crescita per incrementare le masse gestite ed offrire sia all’intermediario che al cliente finale la migliore soluzione  – dice Piero Rossini, vdg Divisione Finance Executive di Almaviva -. Proponiamo prodotti e servizi per sostenere la trasformazione in atto legata all’innovazione tecnologica e ai nuovi processi finanziari con un’offerta personalizzata, tecnologicamente avanzata e modulabile, basata su esperienze e competenze uniche e distintive. Mai come ora gli strumenti devono essere rapidi e facilmente utilizzabili, per seguire le esigenze di un mercato oggetto di un profondo cambiamento strutturale”.

L’integrazione tra Almaviva e Kline permetterà di ampliare il posizionamento sul mercato del wealth management senza sovrapposizioni ma beneficiando delle complementarietà di business. Con un’esperienza ventennale sia in Italia sia a livello internazionale (Svizzera, Lussemburgo, Malta, Russia e Portogallo), Kline potrà ora espandersi su una pluralità di mercati, ampliando la propria offerta di servizio, beneficiando delle sinergie con le società del Gruppo su mercati italiani ed esteri.

Le strategie sul finance di Almaviva

Con questa operazione Almaviva continua il piano di investimento intrapreso da qualche anno, rafforza il suo posizionamento nel mercato Finance e incrementa il portafoglio attraverso l’offerta di servizi digitali verso gli intermediari finanziari italiani ed internazionali.

Kline, prima dell’operazione di conferimento, ha avuto nel 2020 ricavi per 2,6 milioni di euro; Ebitda a 398 mila euro e un patrimonio netto pari a 11,7 milioni di euro

 

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