L'ATTACCO

Anonymous “buca” Palazzo Chigi: rubate mail, numeri di telefono e buste paga

Sottratti dati e documenti del personale degli Interni, della Difesa e della Marina. Nel mirino anche il Parlamento europeo. L’annuncio sul blog degli hacker: “Governo corruttore di democrazia”

Pubblicato il 14 Nov 2017

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Mail, numeri di telefoni, ordinanze di servizio delle questure ma anche buste paga e fotocopie di documenti di appartenenti a forze di polizia e forze armate: sono le centinaia di file che gli hacker di Anonymous avrebbero sottratto a ministeri, corpi dello Stato e istituzioni, nazionali ed europee. Tra i documenti anche uno scambio di mail tra funzionari di Palazzo Chigi e appartenenti alle forze di polizia relativa alla visita del premier Gentiloni domani a Bologna.

I documenti sono stati messi in rete da Anonymous accompagnati da un post: “Cittadini, siamo lieti di annunciarvi, per il diritto della democrazia e della dignità dei popoli, che siamo in possesso di una lista di dati personali relativi al Ministero dell’Interno, al Ministero della Difesa, alla Marina Militare nonché di Palazzo Chigi e Parlamento Europeo – scrivono gli hacker – Governo, corruttore di democrazia, la rivoluzione passa anche qui, inarrestabile, il cui ideale conosce ora i vostri nomi, i vostri contatti telefonici, le vostre residenze. Possediamo anche fotocopie dei vostri documenti personali, di quelli dei vostri parenti ed amici, contratti di lavoro, contratti d’affitto, buste paghe e molto altro. Per l’ennesima volta lo Stato Italiano tradisce ed imbarazza i valori dei nostri militari che hanno giurato di difenderlo. Ma difendere chi? Difendere i propri cittadini o un governo che imbarazza le stesse forze di difesa?”

Tra i documenti scaricabili dalla rete diversi sono molto recenti: c’è, ad esempio, un’ordinanza della questura di Roma relativa a diverse manifestazioni datata 10 novembre e uno scambio di mail tra funzionari di palazzo Chigi e della sicurezza contenente i nomi degli appartenenti alle forze di polizia incaricati di fare oggi a Bologna un sopralluogo in vista della visita, domani, del premier Gentiloni. Ci sono poi diverse altre ordinanze di servizio, le frequenze radio chieste e concesse all’Italia per le comunicazioni di sicurezza in occasione della visita del presidente del Consiglio a Bruxelles dal 19 e 20 ottobre scorsi, un documento del “Centro unico stipendiale esercito” con le disposizioni relative agli stipendi dei militari, i numeri di cellulare di personale del ministero dell’Interno in missione all’estero. E, ancora, dati personali e foto di agenti e militari: curricula, dichiarazioni dei redditi, fotocopie di passaporti e carte d’identità, buste paga e contratti d’affitto.

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