compliance

Cybersecurity, crescono i rischi per le telco: assist dal nuovo standard unificato



Indirizzo copiato

Varata la prassi di riferimento Uni/PdR 174 promossa da Accredia in collaborazione con Cini Cybersecurity National Lab e Uninfo. Il documento, intersettoriale offre uno strumento pratico per adeguare alla normativa il sistema di gestione di sicurezza

Pubblicato il 21 mag 2025



Cybersecurity, cybercrime, hacker, attacco informatico, sicurezza informatica, malware, Ddos, ransomware

Le minacce informatiche continuano ad aumentare e, contestualmente, cresce l’attenzione delle istituzioni alla protezione dei dati, delle reti e delle infrastrutture critiche. In questo scenario, le organizzazioni, e in particolar modo le telco, devono adottare sistemi di gestione solidi, meglio se riconosciuti a livello internazionale e accreditati: framework certificati che consentano di elevare il livello complessivo di cybersicurezza, contribuendo a costruire un ecosistema più sicuro e affidabile.

La nuova prassi di riferimento Uni/PdR 174

È proprio per rispondere alle esigenze di contrasto e contenimento di questo tipo di rischi che nasce la prassi di riferimento Uni/PdR 174 promossa da Accredia in collaborazione con Cini Cybersecurity National Lab (Laboratorio Nazionale per la Cybersecurity del Consorzio Interuniversitario Nazionale Informatica), Uninfo e altri attori istituzionali.

La Uni/PdR 174 nasce con l’obiettivo di creare un documento che armonizzi la Uni Cei En Iso/Iec 27001 (standard internazionale che definisce i requisiti per stabilire, implementare, mantenere e migliorare continuamente un Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni all’interno di un’organizzazione), largamente adottata nel mondo e in Europa, e il Cyber Security Framework del National Institute of Standards and Technology Nist, utilizzata da molte aziende, in particolare negli Stati Uniti: è uno strumento pratico che consente alle organizzazioni che già utilizzano il framework per l’autovalutazione di dimensionare lo sforzo necessario per avviare il proprio percorso di certificazione accreditata e – a quelle che già la possiedono – di adeguare il proprio sistema di gestione per la cybersicurezza e la sicurezza delle informazioni agli obiettivi previsti dal framework.

Uno degli elementi chiave della prassi è la creazione di un Cyber-Information Security Management System (C-Isms), un sistema di gestione che combina i principi della sicurezza delle informazioni a tutto campo, con un approccio dinamico in grado di affrontare efficacemente i sempre più rapidi cambiamenti di scenari nel cyberspazio e l’evoluzione delle minacce alla cybersicurezza.

Il C-Isms, infatti, fornisce una struttura metodologica che consenta alle aziende di migliorare la propria capacità di protezione e di reazione agli attacchi cyber.

Una risposta integrata ai requisiti normativi

La prassi è uno strumento potenzialmente utile a rispondere agli obblighi del Decreto Legislativo 138/2024 che – tra le varie cose – pone misure di sicurezza più rigorose per le organizzazioni operanti in settori critici, come quello delle telecomunicazioni, previsti dalla Direttiva Nis2. La norma Iso/Iec 27001, con riferimento all’adozione dei requisiti sistemici, fornisce infatti un quadro normativo prescrittivo e richiede altrettanto rigore nella definizione dei controlli operativi dell’Annesso “A”, sulla base della valutazione dei rischi, mentre il Nist Csf offre un approccio più flessibile che permette alle organizzazioni di adattare le proprie strategie di cybersicurezza in base al rischio: la convergenza di questi due riferimenti permette di creare un sistema di gestione della sicurezza informatica più efficace e strutturato, in grado di garantire vantaggi concreti a chi lo adotta.

I benefici che derivano dall’adozione del nuovo standard

L’adozione della Uni/PdR 174 offre numerosi benefici tangibili alle organizzazioni, che possono: dimostrare maggiore affidabilità e trasparenza nei confronti di clienti, partner, fornitori e stakeholder, rafforzando la fiducia e la reputazione dell’organizzazione; avere accesso a nuove opportunità di mercato in situazioni che richiedono standard elevati di sicurezza informatica; ridurre il rischio di dover implementare standard diversi in base al mercato di riferimento per le organizzazioni che operano su scala globale, semplificando il processo di conformità; ottenere maggiore efficienza operativa grazie alla riduzione della frammentazione della gestione; ottimizzare, grazie all’approccio risk-based, le risorse, concentrandosi sulle vulnerabilità più critiche e implementando controlli adeguati in modo efficiente.

“La possibilità di ottenere una certificazione sotto accreditamento rappresenta un va lore aggiunto, perché assicura la conformità agli standard internazionali e una garanzia oggettiva sulla qualità e l’efficacia della gestione della cybersicurezza”, spiega Filippo Trifiletti, direttore generale Accredia. “Adottare la Uni/PdR 174 sulla cybersicurezza per le aziende significa scegliere un percorso di eccellenza e innovazione, consolidando la propria posizione in un mercato sempre più esigente in termini di protezione dei dati e resilienza digitale”.

Anche per le telco la parola d’ordine è resilienza: i nuovi rischi

La situazione, del resto, è estremamente complessa, soprattutto per le società di telecomunicazioni: nel primo trimestre del 2025, il settore ha registrato un’impennata del 94% negli attacchi informatici settimanali, raggiungendo una media di 2.664 incidenti per organizzazione. A dirlo è uno studio realizzato da Check Point Research, secondo cui questo picco riflette una tendenza globale in crescita: i cybercriminali stanno spostando sempre più l’attenzione dal furto di dati alla compromissione dell’infrastruttura stessa che connette la società. E con i ricavi delle telecomunicazioni previsti in crescita a un cagr più lento del 2,9% fino al 2028 – al di sotto dell’inflazione – l’aumento dei rischi informatici e dei costi di conformità potrebbe erodere gravemente la redditività e la sostenibilità a lungo termine.

Una delle principali vulnerabilità deriva dall’enorme portata e complessità della trasformazione digitale nel settore. L’implementazione delle reti 5G, l’espansione dell’edge computing e la massiccia dipendenza da piattaforme cloud interconnesse hanno ampliato notevolmente la superficie di attacco. Le telecomunicazioni non sono più fornitori di servizi isolati; sono ecosistemi complessi, profondamente integrati nella difesa nazionale, nella gestione delle emergenze e nelle operazioni economiche. Un singolo disservizio potrebbe causare interruzioni diffuse. Le tensioni geopolitiche stanno amplificando ulteriormente la minaccia.

Non a caso l’Enisa, l’agenzia europea per la sicurezza informatica, classifica ora le telecomunicazioni tra i settori infrastrutturali critici con la massima priorità, una classificazione condivisa da oltre 85 paesi. Questo è più di un riconoscimento: è un invito affinché le telecomunicazioni adottino strategie di sicurezza informatica solide e lungimiranti, coerentemente con gli obblighi imposti dalla Direttiva Nis2.

Tuttavia, le misure normative da sole non sono sufficienti. Le aziende di telecomunicazioni devono andare oltre la conformità e considerare la sicurezza informatica e la resilienza imperativi strategico. La connettività da sola non è più sufficiente: fiducia, sicurezza e servizio ininterrotto sono i pilastri che definiranno la prossima generazione di successo nel settore delle telecomunicazioni. Senza solide difese informatiche, i rischi vanno oltre le perdite finanziarie, arrivando a colpire la sicurezza nazionale, la fiducia dei cittadini e, in ultima analisi, il tessuto stesso della società.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
INIZIATIVE
ANALISI
PODCAST
L'ANALISI
Video&podcast
Analisi
VIDEO&PODCAST
Video & Podcast
Social
Iniziative
IL PROGETTO
5GMed, ecco i quattro casi d’uso per la mobilità europea
L'APPELLO
Banda 6GHz chiave di volta del 6G: le telco europee in pressing su Bruxelles
EU COMPASS
Tlc, l’Europa adotta la linea Draghi: ecco la “bussola” della nuova competitività
ECONOMIE
EU Stories, il podcast | Politica industriale in Puglia: attrazione di talenti creativi e investimenti esteri grazie ai fondi di coesione
L'APPROFONDIMENTO
La coesione è ricerca e innovazione. Long form sugli impatti del FESR 2014-2020 nel quadro della Strategia di Specializzazione Intelligente a favore della ricerca e dell’innovazione
L'APPROFONDIMENTO
Pnrr e banda ultralarga: ecco tutti i fondi allocati e i target
L'ANNUARIO
Coesione e capacità dei territori
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
IL PROGETTO
5GMed, ecco i quattro casi d’uso per la mobilità europea
L'APPELLO
Banda 6GHz chiave di volta del 6G: le telco europee in pressing su Bruxelles
EU COMPASS
Tlc, l’Europa adotta la linea Draghi: ecco la “bussola” della nuova competitività
ECONOMIE
EU Stories, il podcast | Politica industriale in Puglia: attrazione di talenti creativi e investimenti esteri grazie ai fondi di coesione
L'APPROFONDIMENTO
La coesione è ricerca e innovazione. Long form sugli impatti del FESR 2014-2020 nel quadro della Strategia di Specializzazione Intelligente a favore della ricerca e dell’innovazione
L'APPROFONDIMENTO
Pnrr e banda ultralarga: ecco tutti i fondi allocati e i target
L'ANNUARIO
Coesione e capacità dei territori
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 5