IL TRAGUARDO

Tim e Cim 4.0 testano la cybersecurity “quantistica”

Le nuove soluzioni di crittografia per l’automazione sono state provate sull’Italian industry 4.0 quantum testbed, parte del progetto europeo OpenQkd: al centro la trasmissione di dati sicura su fibra ottica da un braccio robotico a un nodo edge cloud. Use case “maturo e replicabile”

Pubblicato il 16 Mar 2023

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La comunicazione quantistica su fibra ottica per la sicurezza dei processi industriali sensibili: la nuova frontiera della cybersecurity è stata dimostrata, per la prima volta in Europa, da Tim insieme a Telsy, la brand company del gruppo Tim specializzata nella progettazione e realizzazione di soluzioni per la sicurezza delle comunicazioni e la cybersecurity, Qti, azienda italiana di Quantum key distribution (Qkd) e Cim4.0, centro di competenza nazionale per la trasformazione digitale delle pmi.

I partner hanno realizzato la prima dimostrazione in Europa di una comunicazione quantistica, su rete in fibra ottica, applicata alla sicurezza industriale per la comunicazione tra elementi, anche fuori dallo stabilimento, nei  processi sensibili.

La dimostrazione dal Cim 4.0 al nodo edge cloud di Tim

Nel corso dell’Italian industry 4.0 quantum testbed (II4QuTe), nome della sperimentazione che si svolge nell’ambito del Progetto europeo OpenQkd, le aziende coinvolte hanno trasmesso in maniera sicura i dati inviati da un braccio robotico del competence center Cim 4.0 ad un nodo edge cloud computing che si trova a circa 10 km da Cim in una centrale Tim.

Questo risultato è stato ottenuto utilizzando il sistema Qkd (distribuzione quantistica delle chiavi), integrato con il paradigma Mec (Multi-access edge computing) di Tim, e cifranti Telsy per garantire alla trasmissione dei dati una sicurezza “quantum-resistant”, ovvero protetta anche contro possibili attacchi hacker realizzati tramite computer quantistici.

La sicurezza quantum-resistant

Nello specifico la tecnologia innovativa Qkd ha garantito la distribuzione sicura delle chiavi crittografiche usate dalle cifranti di Telsy per la trasmissione criptata dei dati. Tim, invece, ha abilitato sulla sua rete live ultra-broadband in fibra ottica la trasmissione dei dati prodotti all’interno di Cim4.0, fornendo la connettività al nodo edge cloud computing e guidando la definizione dell’architettura di servizio. Tutto è stato poi integrato con i sistemi Qkd, le cifranti ad alta velocità di Telsy, i dispositivi industriali all’interno del Cim4.0 e il livello applicativo (MES) che elabora i dati dell’industria 4.0.  In questa partnership il Cim4.0 ha curato l’integrazione del gateway edge on-premise e dell’applicazione cloud Mes.

Use case maturo e replicabile

“Questa sperimentazione – ha dichiarato Daniele Franceschini, direttore Technology and It planning, engineering & innovation di Timci ha permesso di verificare l’elevato livello di maturità industriale e replicabilità dello use-case, mostrando in particolare come le tecnologie di sicurezza crittografica, quando integrate in nodi edge, possano garantire al mondo industriale il più elevato livello di protezione dei dati oggi disponibile sul mercato”.

“Questa attività – ha affermato Enrico Pisino, ceo del Cim4.0 – testimonia quanto sia importante sperimentare e valutare i benefici dei nuovi standard tecnologici in anticipo, affinché le imprese, oggi impegnate nella grande sfida della transizione digitale, possano avere il tempo di prepararsi ad archiviare e comunicare dati e informazioni sensibili in modo sempre più sicuro attraverso l’edge cloud e il cloud stesso. Una tecnologia quindi che abilita lo sviluppo di processi e soluzioni digitali in assoluta sicurezza”.

Il successo di questo progetto ha dichiarato Luca Iuliano, Engineering director di Telsy – ha dato chiara evidenza dell’avanzata integrazione fra le tre componenti tecnologiche fondamentali di una soluzione di Quantum key distribution all’interno del gruppo: l’infrastruttura in fibra ottica di Tim, i terminali quantistici di Qti e le cifranti classiche di Telsy insieme per una sicurezza incondizionata e a prova di futuro”.

La Qkd – ha dichiarato Tommaso Occhipinti, ceo di Qti – poiché sfrutta al meglio le proprietà della meccanica quantistica, rappresenta oggi una tecnologia  all’avanguardia per la trasmissione sicura di dati. Ed è per questo che consideriamo il mondo dell’automazione industriale lo scenario nel quale possa trovare la sua più immediata e strategica applicazione”.

La quantum key distribution

La distribuzione a chiave quantistica (Qkd, Quantum key distribution) è un sistema della meccanica quantistica per garantire comunicazioni sicure. Abilita due parti a produrre e condividere una chiave segreta casuale solamente tra di loro che potranno usare per cifrare e decifrare i loro messaggi. È stata sviluppata per preparare le comunicazioni di dati all’era del computing quantistico, dove le protezioni classiche non sono sufficienti ed è definita come metodo per risolvere il problema della distribuzione di chiavi segrete tra A e B su un canale insicuro (es. perché passibile di intercettazione).

Il modo in cui la Qkd risolve questo problema è utilizzando la comunicazione quantistica. Si basa sul fatto che qualsiasi tentativo di un avversario di intercettare la comunicazione introdurrebbe, secondo le leggi della meccanica quantistica, inevitabilmente disturbi che possono essere rilevati.

La Qkd non è un sistema di crittografia quantistica, ma si occupa del canale di scambio di chiavi di crittografia.

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