PROTEZIONISMO

La guerra degli antivirus, Kaspersky contrattacca sulla messa al bando dagli Usa

“Incostituzionale”, secondo la società russa di sicurezza informatica, il divieto di distribuzione di prodotti in America voluto da Trump. “Causato un danno indebito alla nostra reputazione e alle vendite negli Stati Uniti”

Pubblicato il 19 Dic 2017

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Kaspersky fa ricorso presso una corte federale Usa contro la decisione dell’Amministrazione Trump che vieta l’uso dei prodotti dell’azienda nelle agenzie federali americane.

Lo rende noto la società russa di sicurezza informatica, secondo cui la decisione del Dipartimento della Sicurezza Nazionale statunitense (Dhs) relativa alla Binding Operational Directive 17-01 è “incostituzionale e basata su fonti pubbliche soggettive e non tecniche, come resoconti fatti dai media, dichiarazioni e rumor non confermati e spesso anonimi”.

A settembre il Dhs ha vietato l’uso degli antivirus Kaspersky nei computer degli enti governativi, perché sospettati di essere usati per sottrarre informazioni per conto del Cremlino. Kaspersky accusa il Dhs di non averle garantito un adeguato processo per poter contestare le accuse e di non aver addotto alcuna prova di illecito da parte della società. Le azioni Dhs, evidenzia, “hanno causato un danno indebito sia alla reputazione dell’azienda sia alle vendite negli Stati Uniti”. “Poiché a Kaspersky Lab non è stata fornita la dovuta opportunità di rispondere alle accuse e non sono state fornite prove tecniche per convalidare le azioni del Dhs, è nell’interesse dell’azienda difendersi da queste accuse”, ha dichiarato il Ceo Eugene Kaspersky.

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