MIMIT

5G, bando da 11 milioni per sperimentazione e ricerca

Si punta a sostenere l’innovazione nelle imprese promuovendo l’adozione di nuove tecnologie, con particolare riguardo al settore audiovisivo, alle industrie creative e del gaming, e alla tutela e valorizzazione del made in Italy. Candidature entro il 19 maggio

Pubblicato il 21 Mar 2023

Domenico Aliperto

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Pubblicato il nuovo bando per finanziare progetti di sperimentazione e ricerca sul 5G con l’obiettivo di sostenere l’innovazione nelle imprese promuovendo l’adozione delle nuove tecnologie, con particolare riguardo al settore audiovisivo, alle industrie creative e del gaming, e alla tutela e valorizzazione del Made in Italy.

“L’incentivo”, si legge in una nota del Mimit, “è promosso nell’ambito del Programma di supporto alle tecnologie 5G e mette a disposizione 11 milioni di euro, utilizzando le risorse del Piano di Sviluppo e Coesione 2014- 2020. Il bando si rivolge agli enti pubblici, in qualità di capofila con la partecipazione di università, centri di ricerca, imprese, pmi e startup. I termini per presentare i progetti saranno aperti fino al 19 maggio.

Com’è strutturato il Programma

Il Programma di supporto alle tecnologie 5G promuove il miglioramento dei servizi attraverso l’adozione di soluzioni basate su tecnologie di frontiera, a partire da Blockchain, Intelligenza Artificiale, Internet of Things, Edge e Quantum computing, attraverso centri di trasferimento tecnologico (le Case delle tecnologie emergenti) per far confluire le competenze delle università con le richieste del mercato.

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Il tutto poggia sul decreto ministeriale del 21 novembre 2022, con cui il Ministero ha avviato la promozione sul territorio nazionale di progetti di sperimentazione, in continuità con quanto previsto dal decreto ministeriale del 26 marzo 2019, rivolti allo sviluppo di prodotti, processi, servizi o modelli di business e organizzativi innovativi realizzati attraverso le tecnologie emergenti, grazie all’uso e allo sviluppo delle reti mobili ultra veloci (5G) e alla ricerca sulle reti mobili di nuova generazione (6G).

Gli interventi, come accennato, sono rivolti agli Enti Pubblici, in qualità di capofila. È indispensabile la partecipazione al progetto di almeno un soggetto per due categorie: università pubblica o privata e/o ente e centro di ricerca pubblico o privato; impresa, pmi e/o start up costituite, italiane o estere, con una sede operativa sul territorio italiano.

Il Ministero, avvalendosi di un’apposita Commissione, procederà alla valutazione delle proposte progettuali secondo quanto stabilito nell’avviso pubblico del 17 marzo 2023 nel quale vengono determinati criteri e modalità di ammissione al finanziamento delle proposte pervenute.

L’istruttoria si concluderà entro 60 giorni dalla data di chiusura dell’Avviso con una graduatoria approvata dal Mimit che sarà pubblicata sul sito del Ministero.

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