CYBERSECURITY

5G, Golden power “oltre” le reti

Un emendamento al decreto perimetro cibernetico punta ad allargare il raggio d’azione dell’esercizio dei poteri speciali. Nel mirino anche le forniture ad alta intensità tecnologica. Il governo potrà decidere se esercitare il veto o chiedere l’adempimento di specifiche prescrizioni

Pubblicato il 16 Ott 2019

5G

Il Governo potrà applicare i poteri speciali della golden power non solo sulle reti 5G ma anche sulle forniture ad alta intensità tecnologica funzionali alla loro realizzazione. Lo prevede un emendamento al dl Cybersecurity allo studio del Governo, al momento non ancora depositato nelle commissioni Affari costituzionali e Trasporti della Camera. L’emendamento, molto articolato, interviene sul decreto 21 del 2012 prevedendo un obbligo di notifica alla presidenza del Consiglio entro 10 giorni dalla conclusione di un contratto o di un accordo di fornitura.

Sulla base della informativa il Governo potrà decidere se esercitare il potere di veto o chiedere l’adempimento di specifiche prescrizioni, che dovranno essere comunicate entro 45 giorni, salvo proroga di altri 45 giorni in caso sia necessario svolgere approfondimenti (la proroga può essere concessa una seconda volta solo in caso di particolari complessità). La bozza di emendamento prevede la possibilità anche di richiedere informazioni a soggetti terzi. Decorsi i termini senza nessuna decisione da parte della presidenza del Consiglio i poteri speciali si intendono non esercitati.

Tra le decisioni che il Governo può prendere anche quella di chiedere all’impresa il ripristino delle condizioni antecedenti. In caso di mancata notifica gli operatori rischiano – secondo questa ipotesi di lavoro – una sanzione dal 25% al 150% del valore dell’operazione.

L’ipotesi di emendamento prevede inoltre un allungamento dei tempi – da 15 a 45 giorni – entro i quali la presidenza del Consiglio può esercitare i poteri speciali, con eventuali sospensione nel caso in cui sia necessario chiedere un parere a soggetti terzi, sulla scorta della parte che agisce sulle forniture 5G. L’emendamento inoltre aggiunge una ulteriore soglia di acquisizione di azioni di società che svolgono attività di rilevanza strategica per il sistema di difesa e sicurezza nazionale dopo la quale scatta la notifica (50% delle azioni; oggi dopo il 3% le soglie di acquisizione dopo le quali le società devono continuare a notificare sono: 5%, 10%, 15%, 20%, 25%).

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati