A Roma arriva “Ciclope”, occhio elettronico contro gli incendi

La Provincia battezza un sistema che integra videosorveglianza e una funzione di rilevamento automatico del fumo in tempo reale. Il presidente Zingaretti: “Più sicurezza per il territorio”

Pubblicato il 21 Lug 2011

Un sistema integrato per la videosorveglianza e il monitoraggio
incendi. Questo è "Ciclope", l'occhio elettronico
che "farà la guardia" alle aree boschive considerate a
rischio per prevenire gli incendi nella Provincia di Roma. La
tecnologia è stata presentata dal presidente della Provincia di
Roma, Nicola Zingaretti, dall'assessore provinciale alla
Sicurezza e alla Protezione civile, Ezio Paluzzi, e dal direttore
dell'ufficio extra-dipartimentale – polizia provinciale e
Protezione civile – Luca Odevaine. Il raggio di azione di
"Ciclope" è compreso nel circondario di monte Tolfa e la
zona est del lago di Albano. Il sistema è un progetto pilota e
prevede, appunto, il monitoraggio di due aree boschive considerate
zone campione e che sono state studiare all'Itp risultando a
medio-alto rischio incendio.

Il sistema elettronico permette di monitorare, attraverso degli
"occhi elettronici" alcune zone considerate a medio-alto
rischio di incendi. E integra le funzioni di videosorveglianza con
un metodo automatico di rilevamento fumo e incendi, è costituito
da un centro di controllo e amministrazione e da uno o più punti
di acquisizione dati e sorveglianza nelle zone da controllare. I
sistemi di rilevamento, telecamere e sensori, e i relativi apparati
associati, inclusi i sistemi di posizionamento e controllo, vengono
installati su apposite torri o strutture di osservazione tali da
permettere il controllo della zona circostante. Dai posti operatore
è possibile acquisire allarmi, controllare e comandare i
dispositivi periferici. La visualizzazione delle immagini sui posti
operatore può essere integrata con il sistema videowall, già
installato presso la Centrale operativa della polizia provinciale
di Roma permettendo l'integrazione del monitoraggio delle aree
boschive con i servizi già esistenti.

Il sistema proposto prevede l'utilizzo di due soli punti di
osservazione, ma se in futuro si presentasse la necessità di
aggiungere altre zone da monitorare, "Ciclope" è in
grado di supportare teoricamente un numero infinito di punti di
acquisizione immagini. "Oggi in Provincia di Roma si è fatto
un salto nel futuro – commenta Zingaretti – perché con il progetto
Ciclope abbiamo avviato un monitoraggio permanente, tecnologico e
visivo che, entro un anno, ci porterà a mettere sotto osservazione
tutte le aree boschive a rischio di incendio. Con una tecnologia
molto innovativa noi possiamo individuare in tempo reale dove si è
sviluppato o si sta sviluppando un incendio anche di piccole
dimensioni. Questo grazie allo sforzo compiuto con l'assessore
Paluzzi e con la polizia provinciale che, importando un simile
progetto, ci fa essere la prima Provincia italiana che adotta
questa tecnologia, già presente in altri paesi europei.

"Noi lo facciamo in nome della sicurezza del territorio –
aggiunge Zingaretti – e lo mettiamo a disposizione di tutti gli
attori amministrativi che hanno competenza sui nostri territori. Ci
auguriamo che questo sia un contributo per evitare il ripetersi di
devastanti incendi. Per ora – ha concluso – le installazioni sono
due, ma con le altre quattro che porteranno a compimento il
controllo di tutto il territorio entro un anno abbiamo
l'ambizione di poter dire che concluderemo il progetto".

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