LO STUDIO

Accenture: Ict, la sfida con Usa e Cina spaventa le aziende europee

Accenture: la metà dei top manager preoccupata che l’Europa resti indietro nello sviluppo di tecnologie digitali. Mark Spelman: “Il Vecchio Continente ha straordinarie capacità di crescita ma servono politiche ad hoc per sostenere la digital economy”

Pubblicato il 08 Lug 2014

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La metà di top manager europei temono che l’Europa resti indietro nello sviluppo delle tecnologie digitale rispetto a Cina e Usa. La fotografia è scattata dallo studio di Accenture “Accelerating Europe’s Comeback” che rileva come per la maggioranza di questi le tecnologie digitali l’elemento chiave per aumentare la competitività dell’Europa e rilanciare la crescita economica.

Lo studio, presentato presentata oggi al Digital Venice nell’intervento di apertura del workshop dedicato alla competitività e alla crescita europea, mette in evidenza un crescente senso di ottimismo tra i business leaders sulle prospettive di crescita dell’Europa, nonostante il Fmi abbia previsto che nel 2014 la crescita nell’Unione Europea sarà la metà rispetto a quella delle economie in via di sviluppo. Il 60% degli intervistati ritiene infatti che le prospettive di crescita dell’Europa miglioreranno nei prossimi tre anni (un’opinione che l’anno scorso era sostenuta solo dal 46% dei manager).

Il 61% ritiene che oggi l’Europa sia già competitiva a livello internazionale e il 47% si aspetta un aumento della competitività nei prossimi tre anni; solo un quarto degli intervistati (26%) prevede una diminuzione.

Tuttavia, sebbene il 96% dei partecipanti creda che le tecnologie digitali siano importanti per la competitività dell’Europa, secondo lo studio di Accenture i leader delle imprese temono che l’Europa faticherà a competere in questo campo con le più grandi economie internazionali. Mentre il 51% ritiene che attualmente l’Europa sia più avanti rispetto alla Cina nello sviluppo e nell’adozione delle tecnologie digitali, solo il 30% crede che da oggi a tre anni sarà ancora così. Inoltre, il 61% ritiene che oggi l’Europa sia in una posizione più arretrata rispetto agli Stati Uniti, e oltre la metà (53%) prevede che lo sarà ancora nel 2017.

“Anche se i leader delle aziende europee ritengono che la crescita economica cinese sarà tale da superare sia quella degli Stati Uniti sia quella dell’Europa, non vuol dire che la Cina sarà anche la più competitiva sul piano delle tecnologie digitali – ha affermato Mark Spelman, managing director di Accenture Strategy – La Cina sta crescendo nel settore digital, ma i leader delle aziende europee non devono sottovalutare la forza innovatrice degli Stati Uniti, che li aiuterà a mantenere un notevole vantaggio competitivo sull’Europa. L’Europa ha un buon potenziale di crescita ma, in questo mondo sempre più competitivo, le istituzioni politiche dovranno darsi da fare per supportare e far accrescere lo sviluppo della digital economy”.

Lo studio di Accenture rivela inoltre che secondo i business leaders europei la diffusione del digital avrà un immediato e profondo impatto sui loro rispettivi settori di mercato. Il 62% dei partecipanti all’indagine ritiene che nei prossimi 12 mesi il digitale porterà grandi cambiamenti o addirittura una completa trasformazione nei modelli aziendali del proprio settore di mercato, e quasi i due terzi (63%) temono che nello stesso arco di tempo perderanno clienti a favore della concorrenza se non adotteranno le tecnologie digitali. Tuttavia, una più alta percentuale (60%) ha concentrato gli investimenti nel digital sull’aumento della produttività, e non sull’uso delle tecnologie per trasformare prodotti e servizi (40%).

Per Mauro Macchi, senior managing director di Accenture Strategy, “la digitalizzazione può aumentare l’efficienza dei processi e ridurre i costi, ma concentrarsi solo su questi aspetti significa non sfruttare appieno la capacità di queste tecnologie di stimolare la crescita. Lo sviluppo del settore digital può aiutare a sviluppare due dei principali motori della competitività: produttività e innovazione. Per questo le aziende devono investire di più in iniziative che favoriscano la crescita e mettano la tecnologia al centro delle loro strategie di business”.

Anche se l’80% dei manager non conosce a fondo tutte le proposte dell’“Agenda digitale per l’Europa” dell’UE , sembra che la maggior parte di essi abbia fiducia nel fatto che l’Europa si stia muovendo nella giusta direzione. Quasi i due terzi degli intervistati (63%) si sono mostrati ottimisti riguardo alle attività messe in atto dall’Europa per favorire la trasformazione digitale. Ciononostante, quando è stato chiesto loro quali azioni fossero più importanti per migliorare la competitività dell’Europa, hanno indicato la necessità di aumentare gli investimenti nello sviluppo di infrastrutture digitali in tutta Europa (40%), lo sviluppo di cluster a supporto dell’innovazione e della creazione di posti di lavoro (38%) e la creazione di condizioni che facilitino il successo degli imprenditori (35%).

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