SCENARI

Addio “vecchia” pubblicità, inizia l’era dell’advertising of things

La ricerca dell’Osservatorio Internet Media del Polimi per Iab forum 2015: balzo in avanti del 10% per l’adv online. Il giro d’affari vola a 2,15 miliardi. E si stanno facendo strada nuove modalità di interazione fra consumatori e brand. Marta Valsecchi: “Il 2016 sarà l’anno del programmatic advertising”

Pubblicato il 01 Dic 2015

A.S.

advertising-online-130531133017

Il mercato della pubblicità su Internet cresce a doppia cifra, e registra un +10% rispetto al 2014, con un aumento di 202 milioni rispetto allo scorso anno, e un valore complessivo di 2,15 miliardi di euro. E’ il risultato che emerge dai dati dell’Osservatorio Internet Media della School of management del Politecnico di Milano elaborati per lo Iab Forum 2015, evento dedicato al mondo della comunicazione digitale. Con il risultato conseguito nel 2015 il mercato della pubblicità su Internet si conferma in crescita per il settimo anno consecutivo, per un settore che oggi ora vale il 30% del totale investimenti pubblicitari sui media (pari a 7,2 miliardi di € includendo tv, stampa, radio e Internet) ed “entra quindi in una fase – si legge in una nota di Iab – in cui vi è piena consapevolezza delle potenzialità degli strumenti digitali, sia da parte degli utenti, sia delle aziende nei loro modi di promuovere brand e prodotti”.

I dati presentati oggi sono il primo risultato della collaborazione iniziata lo scorso autunno con gli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, “partner scelto da Iab Italia – prosegue il comunicato – per una lettura attenta e ragionata del mercato. L’intervento di Marta Valsecchi, direttore dell’Osservatorio Internet Media della School of Management del Politecnico di Milano, ha descritto la situazione della Industry, fornendo una visione generale dei numeri del mercato e dei principali trend in atto che contribuirà a guidare i player del settore a compiere le scelte strategiche per operare più efficacemente e per far crescere questo settore in continua trasformazione”.

“Anche nel 2015 il mercato cresce a due cifre, al di sopra delle aspettative di inizio anno – aggiunge Marta Valsecchi, direttore dell’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano e partner di Iab Italia – Si confermano alcuni grandi trend, come Social, Video, Mobile e Programmatic Adv. A trainare il mercato sono soprattutto i social network, che registrano un incremento del 63% rispetto al 2014 e sono responsabili di oltre metà della crescita complessiva. Al secondo posto come driver di crescita si confermano i Video (+19 % sull’anno passato) che crescono sia su Mobile sia su PC, mentre al terzo posto si piazza la Search che continua a crescere (+5% nel 2015). Guardando alla prospettiva dei device, il Pc è sostanzialmente stabile (+1%) mentre gli investimenti pubblicitari su Smartphone crescono di ben il 54%, passando da 293 milioni a 452 milioni di euro, ovvero oltre un quinto del totale dell’Internet Advertising. Ed è solo l’inizio: le potenzialità di crescita del Mobile sono ancora molto elevate. Infine il Programmatic Advertising, ossia l’acquisto di spazi tramite piattaforme automatizzate, cresce del 113% arrivando a quota 234 milioni di euro (19% del display advertising)”.

“Siamo ormai immersi in una nuova quotidianità digitale, in cui Internet e la tecnologia hanno trasformato abitudini e stili di vita: dalle nostre relazioni sociali alla professione; dal tempo libero, ai consumi – afferma Carlo Noseda (nella foto), presidente di IAB – In questo scenario, che vede consumatori sempre più esigenti – abituati alla velocità d’azione e ad essere protagonisti della comunicazione – ed aziende che utilizzano gli strumenti digitali con sempre maggiore consapevolezza, l’advertising non è più un mondo a sé ma è incluso in ogni attività. Siamo nell’era dell’Advertising of Things, in cui consumatori e brand interagiscono in un ecosistema di touch point interconessi. Guardiamo con interesse a tutte le iniziative istituzionali del Governo Italiano e siamo pronti a raccogliere le sfide insieme ai nostri associati che sono il vero motore digitale del nostro Paese”

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articolo 1 di 2