I PROGRAMMI

Aerospazio, dal Miur risorse per il Cluster tecnologico nazionale

Pubblicato in Gazzetta il decreto del ministero per l’erogazione del finanziamento all’associazione che consentirà l’avvio della attività previste dal Progamma nazionale della Ricerca e dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente

Pubblicato il 28 Mag 2019

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Risorse per lo Spazio. E’ stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto del Miur per l’erogazione in favore dell’associazione “Cluster tecnologico nazionale aerospazio” (Ctna), del contributo finalizzato a consentire l’avvio delle attività previste dal Programma nazionale per la ricerca 2015-2020 (Pnr 2015-2020) e dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente (Snsi).

Il Ctna aggrega tutti gli attori principali del sistema aerospaziale nazionale: grandi, medie e piccole aziende, Centri di Ricerca, mondo Accademico, Istituzioni Governative, Agenzie e Piattaforme nazionali, Federazioni di Categoria e Distretti industriali e tecnologici aerospaziali regionali.

In Gazzetta anche altri due decreti simili, sempre per l’erogazione di contributi per le attività del Pnr e della Snsi: in favore dell’associazione “Cluster agrifood nazionale” e dell’associazione “Spring, sustainable processes and resources for innovation and national growth”.

L’investimento finanziario del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca nel Pnr, presentato azione per azione nell’ultimo capitolo, è di quasi 2,5 miliardi di euro di risorse nei primi tre anni, che si aggiungono al finanziamento che il Ministero dell’Università e della Ricerca destina a Università ed Enti Pubblici di Ricerca, pari a 8 miliardi ogni anno.

L’obiettivo dell’articolazione in programmi e azioni, così come della definizione delle aree di specializzazione della ricerca applicata, è quello di garantire alla policy della ricerca coerenza, evitando l’inefficienza delle azioni causata da una progettazione non concertata; prevedibilità, dando un orizzonte temporale, finanziario e progettuale condiviso in partenza da tutti gli attori pubblici; selettività, evitando la dispersione di risorse in troppe direzioni, ma concentrandole invece nelle aree più promettenti, pur garantendo il necessario e imprescindibile sostegno alle attività di ricerca di base, libera e fondamentale.

Il Pnr integra organicamente la programmazione e le risorse dello Stato con le risorse Europee, in particolare le Politiche di Coesione e quelle del Programma Quadro per la Ricerca e l’Innovazione 2014-2020 denominato Horizon 2020, e allinea ciascuno dei Programmi del PNR a criteri e strumenti concordati a livello europeo, contribuendo inoltre a preparare attori e risultati della ricerca italiani al confronto internazionale.

La Snsi, approvata dalla Commissione Europea ad aprile 2016, promuove la costituzione di una filiera dell’innovazione e della competitività capace di trasformare i risultati della ricerca in vantaggi competitivi per il Sistema Paese e in un aumento del benessere dei cittadini.

La Strategia individua 5 Aree Tematiche nazionali che rappresentano i nuovi mercati di riferimento nell’ambito dei quali attivare meccanismi di ascolto strategico. Nel dettaglio:

  • Industria intelligente e sostenibile, energia e ambiente
  • Salute, Alimentazione, Qualità della vita
  • Agenda Digitale, Smart Communities, Sistemi di mobilità intelligente
  • Turismo, Patrimonio culturale e industria della creatività
  • Aerospazio e difesa.

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