L'INTERVISTA

Agcom, Cardani: “Ora più impegno nelle reti”

Il presidente dell’authority: “Le regole europee e nazionali hanno saputo promuovere la concorrenza e tutelare i consumatori. Il benessere dei cittadini deriva non solo dal livello dei prezzi, ma anche dal miglioramento e dal rinnovamento infrastrutturale”

Pubblicato il 18 Nov 2013

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“Tra i servizi di interesse economico generale, quello delle telecomunicazioni è l’unico che, da diversi anni, mostra contemporaneamente un’incessante riduzione dei prezzi, un notevole ampliamento della gamma dei servizi offerti e anche miglioramenti della qualità dell’offerta. E’ un risultato che testimonia innanzitutto l’importanza della concorrenza, della regolamentazione, dell’innovazione e del cambiamento tecnologico”. Sono le parola di Angelo Cardani, presidente Agcom da luglio 2012, nell’intervista pubblicata oggi da “la Repubblica Affari&Finanza”.

“I risultati positivi – afferma Cardani – indicano che la regolamentazione europea e nazionale ha saputo perseguire l’obiettivo della promozione della concorrenza e quello della tutela dei consumatori”. E se la discesa delle tariffe nel mobile è caratterizzato dal confronto “tra operatori che competono alla pari, dove ciascuno ha realizzato e gestisce la propria rete mobile”, nella telefonia fissa “non è sostenibile – afferma il presidente Agcom – una competizione tra una molteplicità di infrastrutture alternative”.

Sulla qualità dei servizi Cardani ha puntualizzato che “per anni la riduzione dei prezzi è stato il principale parametro per valutare il successo del processo di liberalizzazione e della qualità della regolamentazione”. Oggi invece “il benessere dei consumatori deriva non solo dal livello dei prezzi, ma anche dal miglioramento delle reti e dal loro completo rinnovamento. Solo così – sostiene Cardani – gli utenti potranno fruire di una molteplicità di nuovi servizi innovativi (…) e il Paese potrà disporre di un’infrastruttura adeguata all’evoluzione dell’economia globale. In prospettiva, l’attenzione al tema degli investimenti sarà sempre più importante”.

Infine, Cardani sottolinea che il processo delle liberalizzazioni non può ancora considerarsi concluso: “Con lo sviluppo delle reti in fibra ottica – afferma – siamo ora di fronte a una svolta, che per sua natura è tecnologica, ma che è destinata ad avere effetti sistemici sul piano economico e sociale. (…) Il sistema di regole deve trovare il giusto bilanciamento tra tutela della concorrenza e incentivi all’innovazione, tra il benessere dei consumatori di oggi e il benessere delle future generazioni”.

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