DIGITAL VENICE

Agenda digitale, la Ue loda Renzi: “Il suo spirito combattivo è una risorsa”

Il presidente della Commissione europea Barroso: “Impressionante il discorso a Digital Venice”. Il plauso di Neelie Kroes: “Colpita positivamente dall’impegno della presidenza italiana”

Pubblicato il 09 Lug 2014

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“E’ stato molto impressionante quel che ha detto Renzi, lo lodo per il suo impegno e sono felice di sostenerlo”. Lo ha detto Jose Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, durante il lancio dei nuovi bandi per Horizon 2020 a cui ha preso parte anche il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, riferendosi al discorso del presidente del Consiglio che ieri a Venezia ha chiuso la tavola rotonda di “Digital Venice” con gli operatori dell’economia digitale. Dello stesso tenore le parole di Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione e commissario all’Agenda digitale: “Sono veramente impressionata – ha sottolineato – dallo spirito combattivo della presidenza italiana del Consiglio Ue”.

“Se investo in infrastrutture digitali non è un costo, ma un investimento nel futuro – aveva detto Renzi – Lasciando da parte il derby tra austerità e flessibilità che è un derby ideologico, credo che gli investimenti nelle infrastrutture digitali devono essere fuori dal patto di stabilità”. “Se vogliamo creare posti di lavoro dobbiamo investire in innovazione”, aveva aggiunto, sottolineando che “è importante che l’appuntamento di oggi sia stato fatto all’Arsenale, che era il primo cantiere d’Italia, un luogo dove si creavano posti di lavoro e ora è un luogo di bellezza”. Digital Venice è un summit dedicato all’innovazione applicata alla vita di tutti i giorni, che vuol dire una giustizia migliore, meno burocrazia, più posti di lavoro”, aveva aggiunto il premier, sottolineando che la prima riforma per l’Italia è “creare spazio e posti di lavoro per i nostri giovani”. “L’Italia ha una grande occasione, che è fare l’Italia e smettere di piangersi addosso e cambiare faccia, anzi interfaccia. Per farlo stiamo mettendo tutto ciò che possiamo in campo, ma la prima riforma è creare spazio e posti di lavoro per i nostri ragazzi”.

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