La trasformazione della Pubblica Amministrazione deve passare dalla consapevolezza di chi la guida: politici e dirigenti. I politici devono avere visioni strategiche e definire obiettivi anche a lungo termine e progettare i percorsi necessari per realizzarli. I dirigenti devono guidare la propria struttura nella direzione individuata avendo un’adeguata conoscenza degli strumenti tecnologici necessari. In parte la consapevolezza degli strumenti per questa trasformazione può passare attraverso il ricambio generazionale, ma non si può prescindere da processi di formazione che permettano anche alla componente più aperta e disponibile dell’attuale dirigenza politica e amministrativa di acquisire le necessarie competenze.
Non occorre però che i decisori siano tecnicamente esperti ad esempio di big data, ma è essenziale che sappiano che non si tratta semplicemente di una grande mole di dati, ma si tratta di dati non obbligatoriamente aperti (open data), non fisicamente localizzati ma disponibili nel cloud e soprattutto non strutturati. Questo tipo di conoscenze di base, al di là degli aspetti tecnologici, è una precondizione affinché i decisori possano gestire i processi di trasformazione e innovazione della PA. I decisori vecchi e nuovi devono essere messi in condizione di ricevere questo tipo di formazione, indipendentemente dall’ambito del loro intervento, in quanto tali processi sempre più coinvolgeranno tutti i settori della Pubblica Amministrazione.