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Agenzia delle Entrate, notifiche via Pec: si parte il 1° luglio

Stop alle comunicazioni fiscali tramite raccomandata o ufficiale giudiziario. Obbligo per studi professionali e PA. Ma anche i cittadini possono richiedere una casella e-mail certificata. Ecco cosa cambia

Pubblicato il 06 Apr 2017

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Conto alla rovescia per le nuove regole sulla notifica degli accertamenti fiscali. A partire dal 1 luglio 2017 tutti gli atti e avvisi di accertamento dell’Agenzia delle Entrate verranno notificati ai contribuenti via Pec. La notifica tramite posta elettronica certificata avverrà nei confronti di tutti coloro che sono titolari di partita Iva, professionisti e imprese e di tutti i privati che facciano espressa richiesta di ricevere le comunicazioni fiscali tramite Pec.

Anche il Fisco, dopo Equitalia, sostituirà così le notifiche tradizionali tramite raccomandata e ufficiale giudiziario con quelle, più celeri e gratuite, tramite posta elettronica certificata. Ciò in attuazione della nuova norma secondo cui la notificazione degli avvisi e degli altri atti che per legge devono essere notificati alle imprese individuali o in forma societaria e ai professionisti iscritti in albi o elenchi istituiti con legge dello Stato, può essere effettuata direttamente dal competente ufficio, a mezzo di posta elettronica certificata, all’indirizzo del destinatario risultante dall’indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata (Ini-Pec).

Le nuove regole si applicano alle notifiche degli avvisi e degli altri atti che per legge devono essere notificati ai contribuenti a decorrere dal 1 luglio 2017. Resta ferma, per gli avvisi e gli altri atti che per legge devono essere notificati fino al 30 giugno 2017, la disciplina tradizionale in materia di notifiche.

Anche coloro che non sono obbligati ad avere una casella di posta elettronica certificata possono chiedere la notifica a mezzo Pec delle comunicazioni del Fisco. Unica condizione è che il contribuente abbia espressamente manifestato la propria volontà in tal senso. Con il recente provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, sono state infatti stabilite le modalità attraverso le quali i soggetti diversi da quelli obbligati ad avere un indirizzo Pec possono comunque ricevere le notifiche degli avvisi e degli atti delle Entrate a mezzo posta elettronica certificata a un indirizzo Pec “di fiducia”.

Il provvedimento, in particolare, approva il modello da utilizzare per comunicare i dati dell’indirizzo Pec (nonché le eventuali variazioni e revoche) e le istruzioni per la sua compilazione.
Il modello può essere utilizzato dalle persone fisiche residenti non obbligate ad avere un indirizzo Pec, dai soggetti italiani non residenti iscritti all’Aire, dai soggetti stranieri non residenti, dai soggetti diversi dalle persone fisiche non obbligati per legge a dotarsi di indirizzo Pec (per esempio, fondazioni, condomini, associazioni o enti non commerciali).

Gli interessati devono comunicare l’indirizzo Pec di cui siano intestatari e a cui intendano ricevere gli atti e gli avvisi tributari. È inoltre possibile comunicare l’indirizzo Pec di uno dei soggetti previsti dall’articolo 12, comma 3, Dlgs 546/1992 come ad esempio, avvocati, consulenti del lavoro, commercialisti, dipendenti dei Caf e del coniuge o di un parente/affine entro il quarto grado purché specificamente incaricati di ricevere la notifica per conto degli interessati.

Il modello deve essere presentato esclusivamente per via telematica direttamente dal soggetto istante abilitato ai servizi telematici Fisconline o Entratel, secondo le modalità che saranno stabilite con un successivo provvedimento del Direttore dell’Agenzia. La trasmissione telematica dei dati è effettuata mediante l’apposito software reso disponibile gratuitamente sul sito dell’Agenzia.

L’indirizzo Pec comunicato potrà essere utilizzato dai competenti uffici dell’Agenzia delle Entrate dall’1 luglio 2017 per le notificazioni degli avvisi e degli altri atti che per legge devono essere portati a conoscenza del contribuente.

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