AGENZIA ITALIA DIGITALE

Agid, ecco lo Statuto. Al via i nuovi organi

Con la pubblicazione dello Statuto in Gazzetta Ufficiale, la macchina parte a nuovo regime. Ma non è finita. Si attende a breve un decreto per la nomina della Commissione d’Indirizzo e del Comitato Spc, che detterà strategia e regole all’Agenzia, in continuità con il lavoro finora svolto da Caio

Pubblicato il 17 Feb 2014

Alessandro Longo

agenzia-litalia-digitale-140217155724

LEGGI QUI LO STATUTO

Lo Statuto dell’Agenzia per l’Italia Digitale, pubblicato in anteprima dal Corriere delle Comunicazioni all’indomani dell’ok della Corte dei Conti, è appena uscito in Gazzetta Ufficiale, ma le novità non sono finite qui, sulla via della piena operatività. Adesso infatti è la volta della nomina del Comitato d’Indirizzo e della Commissione di Coordinamento Spc (Sistema pubblico di Connettività), a cura della Presidenza del Consiglio. Due istituzioni dalla forte rilevanza politica, per i lavori sull’Agenda. Soprattutto il Comitato sarà espressione della Presidenza e quindi del nuovo premier: un’impostazione che Enrico Letta aveva voluto per sottoporre l’Agenzia a un forte controllo (e accentramento) politico.

“Il Comitato si occuperà delle strategie dell’Agenzia, cioè quello che finora abbiamo fatto noi nell’Unita di Missione di Caio. La Commissione si occuperà invece di regole e di standard”, dice Anna Pia Sassano, una delle figure cardine dell’Unità. I due organismi sembrano quindi posti sopra la figura di Agostino Ragosa, direttore dell’Agenzia. Dovrebbero arrivare a giorni, visto che il decreto per nominarli- a quanto risulta- è già pronto e attende solo la firma. Di chi? A quanto riferisce Ragosa (e l’Unità di missione non smentisce), probabilmente sarà quella di Filippo Patroni Griffi, sottosegretario alla Presidenza, nell’ambito delle attività della gestione corrente da parte del Governo uscente. Prima della nomina dei nuovi ministri, quindi. Dopodiché, l’Unità di Missione decade, ma viene data come molto probabile l’integrazione dei suoi membri all’interno del Comitato d’Indirizzo. Ci sarebbe quindi una piena continuità rispetto alla governance Letta.

Si legge, nello Statuto: “Il Comitato di indirizzo (di seguito: Comitato), nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri o del Ministro da lui delegato, e’ composto da un rappresentante della Presidenza del Consiglio dei Ministri, un rappresentante del Ministero dello sviluppo economico, un rappresentante del Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca, un rappresentante del Ministro per la pubblica amministrazione, un rappresentante del Ministero dell’economia e delle finanze e da due rappresentanti designati dalla Conferenza Unificata e dai membri del Tavolo permanente per l’innovazione e l’Agenda digitale italiana, tutti in possesso dei requisiti di qualificazione professionale previsti dall’art. 21, comma 2 del decreto istitutivo. Ai componenti del Comitato di indirizzo non spetta alcun emolumento, indennita’ o rimborso spese”.

Quanto alla Commissione Spc, c’è un piccolo giallo. Era prevista nel vecchio Statuto, ma è scomparsa nel nuovo. Un tweet odierno di Sassano spiega però che la Commissione viene “resuscitata”. “Sì, perché la Commissione è prevista nella norma primaria e ci sarà, come affermato nel verbale dell’ultimo Consiglio dei ministri”, spiega al nostro sito. Si legge infatti che “su proposta del Presidente del Consiglio (il Consiglio ha approvato) (…) la nomina dei componenti di parte statale della Commissione di coordinamento del sistema pubblico di connettività, prevista dal Codice dell’amministrazione digitale”.

Le funzioni della Commissione sono numerose.

Di per sé è una buona notizia, per l’Agenda digitale, che sia arrivato finalmente lo Statuto. Ora restano da sistemare gli ultimi tasselli della governance. E’ possibile comunque trovare tra le stesse pagine dello Statuto un segno del grande ritardo con cui è giunto. Si legge infatti che Ragosa avrebbe già dovuto- secondo lo stesso Statuto- presentare entro il 31 gennaio, alla Presidenza del Consiglio, gli obiettivi dell’Agenzia.

“Entro il 31 gennaio di ogni anno, ai sensi dell’articolo 8, comma 4, lett. e), del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, il Direttore, in coerenza con quanto previsto dal “Modello strategico di evoluzione del Sistema Informativo della Pubblica Amministrazione” di cui al precedente art. 3, comma 2, presenta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri o al Ministro da lui delegato, per l’approvazione, una proposta di convenzione di durata triennale, aggiornata annualmente, nella quale vengono definiti gli obiettivi specificamente attribuiti all’Agenzia, i risultati attesi in un arco temporale determinato, l’entita’ e le modalita’ dei finanziamenti da accordare all’Agenzia stessa, le strategie per il miglioramento dei servizi, le modalita’ di verifica dei risultati di gestione, le modalita’ necessarie ad assicurare la conoscenza dei fattori gestionali interni all’agenzia, quali l’organizzazione, i processi e l’uso delle risorse. La convenzione viene stipulata entro 90 giorni dalla presentazione della proposta. Si applicano le disposizioni in materia di ciclo della performance di cui al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150. In prima applicazione, la proposta di convezione e’ presentata entro 90 giorni dall’adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri o del Ministro da lui delegato di approvazione del presente Statuto”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 2