Un sottosegretario all’Agenda digitale. E’ la proposta lanciata da Antonio Palmieri, deputato di Forza Italia, in occasione della sua parteciazione alla trasmissione di Radio Radicale “Presi per il Web”.
“Uno dei motivi delle difficoltà, per non dire quasi fallimento, delle iniziative dell’Agenzia è stata la solitudine politica del Direttore Generale – ha detto Palmieri – la mancanza di un riferimento forte nel governo in grado di interloquire alla pari con il premier e gli altri ministri indebolisce la figura del Dg. La prova di questo è nelle vicende che hanno accompagnato questi tre anni di Agenzia”.
La proposta Palmieri l’aveva avanzata anche in un’intervista rilasciata a CorCom. “Bisogna nominare un sottosegretario all’Agenda digitale con il quale il nuovo dg abbia un canale di comunicazione diretto – aveva sottolineato il deputato – Ci sono molti parlamentari tra le file della maggioranza che potrebbero ricoprire questo ruolo e che già svolgono attività sul tema del digitale: penso a Paolo Coppola oppure a Stefano Quintarelli. Secondo Palmieri sarebbe un modo anche “per dimostrare un cambio di passo di natura culturale e strategica. Mettere un “cappello” politico all’Agenda digitale significa dire che l’innovazione è davvero diventata priorità di governo”.
Intanto il bando per la selezione del sostituto di Alessandra Poggiani è al rush finale. Scade infatti oggi – alle 13.00 – il termine ultimo per inviare i curriculum. Rispetto allo scorso anno, quando erano stati 154 le candidature presentate, quest’anno la selezione non ha fatto molto parlare di sé e poco si sa sui nomi dei papabili a sostituire Alessandra Poggiani.
Tra i nomi ci sono Nello Iacono, (Stati Generali dell’innovazione), Massimo Melica (avvocato), Paolino Madotto (direttore Cefirst- università di Roma Tor Vergata) e Stefano Stegani (amministratore di Airgrid Network). Tra chi, invece, non si è candidato – l’ultima volta lo aveva fatto – Michele Vianello (ex numero uno di Vega Park ed esperto di smart city) e Pierantonio Macola (Ad di Smau).