SOSTENIBILITA'

Agrifood tech per l’Agenda 2030, asse Enea-Fao

Il memorandum d’intesa, firmato insieme a Cnr, Crea e Ispra, punta a realizzare un programma di cooperazione rivolto ai Paesi in via di sviluppo. Le istituzioni italiane metteranno a disposizione per tre anni competenze e professionalità per migliorare la produzione alimentare e la nutrizione

Pubblicato il 20 Lug 2018

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Innovazione agricola, nuove tecnologie per la nutrizione, lotta al cambiamento climatico e gestione di suolo e acqua. Si rafforza l’impegno di Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.

L’agenzia ha firmato un accordo con la Fao, insieme a Cnr, Crea e Ispra, per realizzare un ampio programma di cooperazione rivolto ai Paesi in via di sviluppo. “Grazie a questo Memorandum of Understanding con la Fao, si rafforza l’alleanza per la promozione dell’agricoltura verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e in particolare il miglioramento della produzione alimentare e la nutrizione nei Paesi in via di sviluppo”, sottolinea Roberto Morabito, responsabile del dipartimento Sostenibilità dei sistemi produttivi territoriali dell’Enea.

Con questa firma, Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, si è aggiunta a una collaborazione tecnico-scientifica di altissimo livello già in atto con le altre istituzioni di ricerca. “Il nostro obiettivo è tradurre questa intesa su temi per noi prioritari come quelli della sostenibilità delle produzioni agroalimentari e dei territori, soprattutto in Africa e nel bacino del Mediterraneo, attraverso l’uso efficiente delle risorse naturali e la chiusura dei cicli produttivi, creando valore aggiunto a cascata lungo le filiere produttive”, continua Morabito.

Secondo la Fao, nel 2050 la popolazione mondiale raggiungerà quasi 10 miliardi di persone. Il fabbisogno alimentare richiederà, rispetto ai livelli del 2012, il raddoppio della produzione agricola. Per raggiungere questo obiettivo nel rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali, in base all’accordo, le istituzioni italiane metteranno a disposizione, per tre anni, competenze e professionalità, condivideranno conoscenze e supporteranno nuove iniziative per la promozione dell’agricoltura e il miglioramento della produzione alimentare e della nutrizione nei Paesi in via di sviluppo.

Negli ultimi tre anni Fao e istituzioni di ricerca italiane hanno organizzato seminari sulla sostenibilità agricola, la difesa dei suoli e la gestione sostenibile dell’acqua e dell’energia per i sistemi agroalimentari. I partner si sono impegnati anche in attività in materia di sicurezza alimentare. Hanno infatti fornito dati scientifici per il Codex Alimentarius, l’insieme di linee guida e codici di buone pratiche, standardizzate a livello internazionale, che contribuisce al miglioramento della sicurezza, qualità e correttezza del commercio mondiale di alimenti. Hanno infine collaborato con successo alla promozione di diete salutari secondo i principi della buona nutrizione.

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