IL RILANCIO

Airbnb avanti sull’Ipo: presentato il primo dossier alla Sec

La piattaforma dedicata agli affitti brevi ha inviato una bozza di registrazione alla Securities and Exchange Commission per un’operazione che dovrebbe concludersi entro la fine del 2020. Con la quotazione in borsa la società spera di recuperare il valore perso durante l’emergenza sanitaria

Pubblicato il 20 Ago 2020

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Airbnb ha annunciato ieri di aver presentato una bozza di registrazione alla Securities and Exchange Commission per un’Ipo. La società, valutata 18 miliardi di dollari dopo l’ultimo round di finanziamento di aprile (quasi la metà del valore nel 2017), non ha divulgato le proprie informazioni finanziarie né ha specificato quante azioni sarebbero state offerte, ma risulta evidente che l’opzione viene messa in campo dopo un anno difficile per il gruppo e, più in generale, per il settore turistico in tutto il mondo e in particolare negli Stati Uniti.

La situazione in cui versa Airbnb (e l’intero comparto turistico)

A maggio l’azienda, che ad aprile aveva accumulato due miliardi di dollari di debiti nei confronti degli investitori, aveva licenziato quasi 1.900 dipendenti, ovvero circa il 25% della forza lavoro, con una sensibile riduzione della spesa in marketing.

Ma come noto a tutti, Airbnb è soltanto uno dei tanti operatori colpiti duramente dalla pandemia di coronavirus, che solo negli Stati Uniti ha provocato una perdita di entrate stimata di 330 miliardi di dollari dall’inizio di marzo, secondo un rapporto del 13 agosto della Us Travel Association. Tuttavia, Airbnb è riuscita in qualche modo a generare un effetto rimbalzo, grazie alla corsa nelle aree rurali dei residenti cittadini che avevano la possibilità di allontanarsi dai centri urbani dove l’emergenza si è fatta sentire maggiormente. Il gruppo ha dichiarato a luglio che i clienti avevano prenotato più di un milione di notti in un solo giorno per la prima volta dal 3 marzo, in parte perché i viaggiatori statunitensi preferiscono le case vacanze locali agli hotel per i propri soggiorni.

Come accennato, Airbnb non ha fornito elementi precisi per il perfezionamento dell’Ipo. Sul piano temporale, la società punta a una quotazione entro la fine dell’anno, secondo una fonte citata da Reuters, ma le tempistiche dipendono dalle condizioni di mercato. Morgan Stanley e Goldman Sachs saranno i principali consulenti dell’operazione.

La ripresa del mercato dei capitali statunitensi

La decisione di Airbnb di diventare pubblica arriva in un momento in cui i mercati dei capitali statunitensi sembrerebbero mostrare segni di ripresa, con aziende come il venditore di auto usate online Vroom e la piattaforma di business intelligence ZoomInfo Technologies che hanno visto le loro azioni aumentare proprio dopo essere diventate pubbliche.

“Airbnb probabilmente ritiene che il valore perso nel corso del 2020 potrebbe essere recuperato come una società per azioni e ciò si rifletterà nel rialzo del prezzo delle azioni”, ha detto parlando con Reuters Andrea Walne, socio generale di Manhattan Venture Partners, un investitore di Airbnb. “Pensiamo che gli investitori siano disposti a guardare oltre l’emergenza sanitaria e a valutare le società sulla base di scenari post-Covid. È un mercato Ipo costruttivo “, aggiunge Kathleen Smith, direttrice di Renaissance Capital.

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