IL DOSSIER

Aisi: “Via l’Internet unico, la Rete sarà nazionale”

In un dossier i servizi segreti prevedono uno “spezzatino” del web e l’introduzione di nuovi strumenti per proteggere la privacy basati sulla crittografia. E la Cancelliera Angela Merkel propone di creare un web europeo in funzione anti-spionaggio Usa. La Ue: “Non contraddice nostre politiche, è una richiesta di reti migliori e più sicure”

Pubblicato il 17 Feb 2014

L.M.

angela-merkel-131024110959

Internet si spezzetterà in “una moltitudine di reti nazionali” e ogni Paese avrà le sue infrastrutture e i suoi server. È quanto scritto in un dossier riservato dell’Aisi, i servizi segreti italiani, e rivelato oggi da la Repubblica, a due giorni dall’annuncio del cancelliere tedesco Angela Merkel di voler costruire un web europeo per contrastare le spie di tutto il mondo, in primis quelle statunitensi salite alla ribalta con il Datagate, lo scandalo delle intercettazioni. Annuncio su cui è intervenuta in queste ore la Ue: le proposte della Cancelliera, ha detto un portavoce di Neelie Kroes, Commissario per l’Agenda Digitale, in risposta a una specifica domanda di un giornalista, non solo in contraddizione con le politiche Ue, ma sono mirate a chiedere “reti migliori e una migliore protezione e sicurezza delle reti”.

Nel rapporto la nostra intelligence sostiene che nasceranno “nuovi strumenti per proteggere la privacy degli utenti” basati su sistemi di crittografia in uso durante la Guerra Fredda. E afferma che ci saranno cyber-mercenari “in giro” tra i server, “assoldati a progetto per lo spionaggio governativo”.

Riferendosi allo scandalo suscitato dalle rivelazioni di Edward Snowden, ex contractor della Nsa (National Security Agency) che ha pubblicato una parte degli 1,7 milioni di documenti confindenziali in suo possesso, l’Aisi deduce che “le più dirette conseguenze di queste rivelazioni potranno essere la scomparsa di un’unica Rete e la contestuale comparsa di una moltitudine di reti nazionali”.

Proprio quello che ha dichiarato la Merkel quando, sabato scorso, ha proposto di creare una sorta di “internet europeo” per tagliare fuori dalle comunicazioni gli americani ed evitare azioni di spionaggio agevolando la privacy e la sicurezza delle comunicazioni.

Il network europeo eviterebbe, come invece accade adesso, il passaggio di dati inviati con email o in altro modo attraverso gli Stati Uniti. La Cancelliera tedesca, ancora molto irritata per essere stata intercettata dai servizi Usa nelle sue telefonate su uno dei cellulari a sua disposizione, ha preannunciato che discuterà dell’argomento con il presidente francese Francois Hollande nella visita ufficiale a Parigi prevista per mercoledì: “Parleremo con la Francia su come mantenere un alto livello di protezione dei dati. Le mail e gli altri dati dei cittadini europei non devono attraversare l’Atlantico. Sarebbe meglio costruire un network europeo” ha ribadito.

Intanto oggi durante la conferenza stampa mattutina della Commissione Ue una giornalista ha chiesto a Ryan Heath, portavoce del Commissario europeo per l’agenda digitale, Neelie Kroes, se l’annuncio della Merkel di voler creare un web europeo non sia in contraddizione con la visione di Internet governance tratteggiata nella comunicazione della Kroes mercoledì scorso. Lui ha risposto, invitando a interpretando meglio le proposte della Merkel e negando che siano in contraddizione con la politica Ue. Per la Commissione, ha detto, la proposta della Merkel è benvenuta in quanto “chiede reti migliori, e una migliore protezione e sicurezza delle reti, come parte di una piu’ ampia politica industriale digitale”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articolo 1 di 2