LA VERTENZA

Alcatel-Lucent, sindacati pronti a dare battaglia

Fim, Fiom e Uilm all’indomani del mancato accordo al ministero del Lavoro sui 285 esuberi : “La Cigs non può essere usata come strumento di espulsione mirata. Il Governo ha avallato una procedura in cui ravvisiamo gravi irregolarità”

Pubblicato il 30 Apr 2014

alcatel-lucent-140430163631

“L’azienda, oltre a respingere qualsiasi ipotesi di contratto di solidarietà, si è dimostrata indisponibile a una concreta rotazione nella Cigs, dichiarando che le rotazioni ci sarebbero state solo dove avesse verificato che fossero possibili dal punto di vista organizzativo, ma in ogni caso per un numero non superiore al 10% delle persone in Cigs e solo all’interno della platea dei 285 che l’azienda considera esuberi, senza garantire nessuna quota minima di addetti coinvolti nella rotazione”.

Lo si legge in un comunicato del Coordinamento nazionale Alcatel Lucent di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil a proposito sull’incontro che si è svolto nei giorni scorsi al ministero del Lavoro per l’esame della richiesta di Cigs avviata il 3 aprile da Alcatel-Lucent.

“Di fronte a questo – prosegue la nota – il sindacato ha chiesto di sospendere la discussione per il tempo necessario a questa verifica da parte dell’azienda, ma anche su questo non c’è stata nessuna disponibilità da parte della direzione aziendale”.

Secondo quanto annunciato da Fim, Fiom e Uilm durante l’incontro l’azienda avrebbe affermato che la collocazione in Cigs avverrà in tre scaglioni, nei mesi di maggio, luglio e gennaio, e che le persone coinvolte resteranno in Cigs fino alla fine di aprile 2015, “a meno di eventuali ricollocazioni interne o esterne”.

“Le persone del ‘perimetro cassa’ – continua la nota – cioè quelle lavoratrici e quei lavoratori che hanno già subìto collocazioni in cassa integrazione negli ultimi anni, faranno parte del primo scaglione, quindi con 12 mesi di Cigs a zero ore”.

“La procedura si è conclusa quindi senza accordo per esclusiva responsabilità dell’azienda – denunciano i sindacati – che continua a voler utilizzare la Cigs come strumento di espulsione mirata, unicamente sulla base del giudizio individuale che l’azienda dà dei singoli lavoratori. Grave anche il comportamento del ministero del lavoro, che ha svolto un ruolo puramente burocratico – continuano – e ha avallato una richiesta aziendale che riteniamo contenga gravi irregolarità”.

Annunciando la propria ferma opposizione alle decisioni di Alcatel-Lucent, i sindacati sottolineano che “la conclusione della fase di consultazione sulla Cigs non significa la conclusione della vertenza. Occorre proseguire con tutte le iniziative per ostacolare questa sciagurata scelta aziendale, per tutelare le lavoratrici e i lavoratori, per contrastare i progetti aziendali di delocalizzazione delle attività”.

In programma per i prossimi giorni le assemblee in tutte le sedi italiane per discutere della situazione, mentre è stata proclamata una giornata nazionale di mobilitazione per il 7 maggio, il giorno in cui è previsto che partano le lettere di collocazioni in Cigs dei lavoratori, con otto ore di sciopero.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati