Allarme data center: emergenza consumi

L’aumento di vendite di server porrà nuove problematiche in termini di spazi e energia. Gartner: “Accelerare su consolidamento e virtualizzazione”

Pubblicato il 17 Mag 2010

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Quantificare le necessità in termini di energia elettrica e spazio
delle nuove macchine installate e intervenire senza indugio: questo
il monito della società di ricerche Gartner che prevede che nei
prossimi due anni, con l’aumento significativo delle vendite di
server, acquisteranno urgenza le problematiche legate
all’alimentazione, raffreddamento e spazio dei data center.

"Già oggi molti amministratori It hanno problemi legati
all’alimentazione, raffreddamento e spazio del parco
macchine. La crescita del mercato server aggraverà la
situazione”, nota Rakesh Kumar, research vice president di
Gartner. "I progetti di virtualizzazione e consolidamento
aiuteranno ad affrontare alcune di queste tematiche, ma, dato che
questi problemi tendono a creare in azienda un effetto domino, è
meglio risolverli subito".

Secondo Gartner, il mercato server mondiale ha subito nel 2009 un
calo del 16,5% in termini di revenue e del 16,8% in volumi.
Tuttavia, il mercato è previsto in ripresa da quest’anno, con un
tasso di crescita annuale composito del 5,5% per le consegne e del
2,4% per il fatturato dal 2010 al 2014.

Kumar spiega che anche se i server consumano solo circa il 15%
dell’energia direttamente usata dai data center, creano un
effetto-cascata: più server esistono, più calore viene generato
e, di conseguenza, servono più macchine per il raffreddamento. Se
i problemi già si presentano su un mercato It depresso,
diventeranno un bel rompicapo su un mercato in espansione.

Che cosa devono dunque fare gli utenti aziendali nel 2010 e 2011?
Ecco i consigli di Gartner:

Non sottovalutare i problemi. Occorre invece
quantificare l’impatto dell’espansione della propria
infrastruttura It sul consumo di elettricità e sull'uso degli
spazi fisici. Ciò è necessario anche laddove siano stati avviati
progetti di consolidamento e virtualizzazione.

Usare tools di monitoraggio. Si tratta di
strumenti che misurano il consumo di energia, prevedono la
capacità richiesta e permettono di controllare i costi
operativi.

Accelerare i progetti di consolidamento e
virtualizzazione.
I benefici di queste iniziative
aumentano verso la fine del progetto, perciò gli utenti devono
spingere sull’acceleratore. Ciò permette di risparmiare spazi e
energia.

Valutare i vantaggi di un eventuale rinvio dell'acquisto di
nuovi server.
Molte aziende vorranno installare nuovi
server per supportare i nuovi progetti nei prossimi due anni.
Tuttavia, Gartner invita a valutare attentamente pro e contro di
questa scelta: in alcuni casi può essere un vantaggio rinviare
l’acquisto e usare la capacità che si libera con il
consolidamento e la virtualizzazione. L’equazione è complessa,
perché tipicamente i nuovi server usano meno energia di quelli
vecchi e, in alcuni casi, hanno maggiore capacità grazie ai nuovi
processori multicore. Spesso possiedono anche migliori strumenti di
gestione del consumo energetico. Gartner invita anche a considerare
la capacità residua delle vecchie macchine: potrebbe essere
sufficiente a soddisfare le necessità immediate.

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