Il tax ruling, l’agevolazione fiscale che il Lussemburgo ha concesso ad Amazon, “è un aiuto di Stato”. A stabilirlo è l’analisi preliminare della Commissione Ue sul caso, che oggi è stata pubblicata sul sito della Commissione. “In questa fase – si legge nella lettera – la Commissione nutre dubbi sulla compatibilità di questa misura con il mercato interno Ue”.
La Commissione europea, che decide in materia di competizione e sussidi nell’Unione europea, aveva annunciato a ottobre di aver aperto un’inchiesta su accordi fiscali del 2003, e oggi ne ha pubblicato i dettagli. Il documento di 23 pagine, datato 7 ottobre, conclude che il Lussemburgo sembra aver concesso ad Amazon un indebito vantaggio.
Si tratta del primo passo dell’indagine della Commissione per accertare che quelli concessi dal Lussemburgo ad Amazon non siano aiuti di Stato illegali. Ma quella del gigante dell’e-commerce non è la prima vertenza aperta su questi temi a Bruxelles: un’altra, sempre nei confronti del Lussemburgo, riguarda il trattamento fiscale concesso dal Paese a Fiat Finance and Trade. E altri casi potrebbero scaturire tra le pieghe del cosiddetto LuxLeaks, con le rivelazioni che hanno coinvolto i vertici amministrativi del Paese.
Su indagini simili i tecnici della commissione sono impegnati anche nei confronti di altri Paesi dell’Unione: un approfondimento è in corso sul trattamento fiscale concesso dall’Irlanda a Apple, e un altro riguarda i Paesi Bassi nei confronti di Starbucks.
Su nessuno dei quattro casi la Commissione ha al momento ancora fornito una pronuncia definitiva, che dovrebbe in ogni caso arrivare, secondo quanto emerge da Bruxelles, entro la fine del 2015.