LA MOBILITAZIONE

Amazon, l’hub di Piacenza sciopera nel Prime Day

Gli addetti del deposito di Castel San Giovanni incrociano le braccia per protestare contro l’indisponibilità dell’azienda a “trattare un incremento della retribuzione”, spiegano i sindacati. Riflettori anche su welfare e sicurezza sul lavoro. L’azienda: “Garantiamo stipendi più alti di quelli previsti dal Ccnl”

Pubblicato il 10 Ott 2023

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Gli addetti del deposito Amazon Italia Logistica di Castel San Giovanni (Piacenza) domani saranno in sciopero. La protesta cade nei giorni del Prime Day, l’evento di vendita a basso costo per i clienti affezionati della multinazionale.

Nello stabilimento impiegati 400 lavoratori

Dopo le assemblee sindacali, gli oltre 400 lavoratrici e lavoratori del deposito hanno incaricato i rappresentanti sindacali aziendali e categorie sindacali del commercio (Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs) e dei lavoratori in somministrazione (Nidil Cgil, Felsa Cisl, Uiltemp) di proclamare uno sciopero come conseguenza dello stato di agitazione indetto negli scorsi giorni.

Le richieste sul tavolo: retribuzione, welfare, sicurezza

Alla base della protesta, spiega una nota, “l’indisponibilità aziendale al confronto per ascoltare le richieste di chi lavora: un incremento di retribuzione molto basso, 1,1%, rispetto a quello del 3,3% proclamato; l’assenza di forme di welfare e il mancato aumento dell’importo del buono pasto, l’assenza di attenzione alle problematiche di salute e sicurezza; il continuo ricorso a contestazioni disciplinari per futili motivi”.
Per questo domani, le lavoratrici e i lavoratori saranno in presidio dalle 9 alle 12 davanti al magazzino Amazon di Castel San Giovanni a Piacenza.

La posizione di Amazon

La risposta di Amazon non si è fatta attendere. “Rivediamo regolarmente le retribuzioni attraverso un processo ben consolidato – spiega l’azienda – La retribuzione di ingresso prevista dal Ccnl Commercio è pari a 1655,98 euro. Amazon, grazie alla propria politica di revisione annuale degli stipendi, offre, a partire dal 1º ottobre 2023, una retribuzione di ingresso di 1.765 euro, cioè circa il 7% in più rispetto a quanto previsto dal Ccnl. Ad aprile il Ccnl commercio prevedeva un incremento delle retribuzioni: anziché assorbirlo, poiché i nostri stipendi sono già ampiamente superiori rispetto a quanto previsto dal Ccnl, abbiamo deciso di rilanciare con un ulteriore aumento. Queste revisioni annuali degli stipendi ci permettono di garantire e mantenere una equità di trattamento salariale in tutto il network”.

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