“Ora Amazon ha il potenziale per avere un suo Youtube”: è il commento di un analista, Paul Armstrong, consulente di Here/Forth, all’indomani della mega-acquisizione di Twitch, piattaforma di video gaming, da parte del gigante dell’e-commerce, che lo ha pagato 970 milioni di dollari.
Essendo la più costosa acquisizione realizzata finora da Amazon nel campo dei media, superiore all’acquisto di Lovefilm nel 2011 per quasi 200 milioni di dollari e di Audible.com (servizio di audiolibri) per 300 milioni nel 2008, ha scatenato numerosi commenti e riflessioni. Ma, rileva il Financial Times, più che la cifra, è stato l’acquirente a cogliere di sorpresa gli osservatori.
Alcuni, come Ben Schachter, analista di Macquire, hanno osservato come “a prima vista la strategia può lasciare perplessi”, dal momento che il candidato all’acquisto considerato “naturale” dagli addetti ai lavori era Google, che in precedenti trattative avrebbe offerto un miliardo di dollari per Twitch. Essendo proprietario di Youtube, avrebbe avuto a disposizione il luogo ideale per pubblicare i video in streaming di persone che giocano ai video games. Al contrario Amazon non consente ai propri utenti di scaricare videoclip.
D’altra parte, rilevano altri osservatori, sono enormi le potenzialità che Amazon potrebbe trarre dall’acquisto della piattaforma – forte di 55 milioni di visitatori che a luglio hanno guardato 250 milioni di ore di giochi – perché le consente di avere accesso a una nuova audience. Il gaming, sottolinea Michael Goodman di Strategy Analytics, “è uno dei quattro pilastri su cui Amazon sta costruendo il suo media business; gli altri tre sono libri, video e musica”.
La piattaforma può inoltre consentire al gigante dell’e-commerce di spingere sul settore dell’advertising online e di catturare la maggior parte dei 6 miliardi di dollari di ricavi da pubblicità su Internet che eMarketer prevede per quest’anno. “Questo non significa che ora Amazon possiede YouTube – commenta l’analista Armstrong – ma che ha il potenziale per averne uno”.
La questione ora si sposta sulla modalità di offerta dei video. Twitch si finanzia con la pubblicità e propone video gratis, mentre la strategia di Amazon per i media è l’abbonamento ai servizi attraverso un’offerta bundle che unisce video on demand, musica e libri, principalmente attraverso Amazon Prime.
Alcuni esperti del settore ipotizzano che l’offerta di Twitch possa migrare verso la modalità “abbonamento”. Altri rilevano che, mentre Google intendeva integrare Twitch in YouTube, Amazon potrebbe consentire alla piattaforma di operare in parziale autonomia, ma con servizi addizionali tra cui il Dvr (digital video recorder) per i clienti Prime.
Secondo Ed Barton, analista di Ovum, inserire la richiesta di abbonamento potrebbe essere rischioso: “Twitch è così popolare in parte proprio perché è accessibile”, dice.
Certamente il colosso guidato da Jeff Bezos sembra molto interessato alla audience dei videogamers, senza dimenticare che vende videogame sulla sua piattaforma e ha cominciato a sviluppare giochi in proprio.
Qualcuno però resta scettico sulla mossa di Amazon. “È un accordo significativo più perché priva Google di qualcosa di importante che non per quello che dà ad Amazon, perché questa non è una audience-chiave per l’azienda di e-commerce” conclude James McQuivey, analista di Forrester.