IL CASO

Ancitel, i sindacati: “No alla privatizzazione”

Fim, Fiom e Uilm incontrano il presidente dell’Anci Piero Fassino: “Serve chiarezza sul futuro dell’azienda e sulla tutela dei posti di lavoro. Manca un piano industriale”

Pubblicato il 28 Mar 2014

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Incontro tra il presidente dell’Anci, Piero Fassino, e i rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm nazionali e la rsu della sede di Roma: in agenda c’era la discussione sulla situazione di difficoltà che da più di un anno sta vivendo Ancitel, società di cui l’Associazione nazionale dei Comuni italiani è il principale azionista.

“Nell’incontro il presidente Fassino ha sottolineato l’importanza di Ancitel nel sistema degli Enti locali – si legge in una nota dei sindacati – di cui la società conosce la morfologia del sistema, e ha affermato di non voler rinunciare al suo ruolo di fornitura di servizi ai Comuni”.

Al momento, però, sostengono Fim, Fiom e Uilm, “manca un piano industriale e garanzie vere a tutela dell’occupazione”, e “resta poco chiaro il progetto che l’Anci sta portando avanti per ripianare i conti della Società”. Oggi Ancitel occupa 132 dipendenti, tutti in contratto di solidarietà.

“L’eventuale procedura di fusione di Ancidata e Ancitel, proposta dall’Anci – continuano i sindacati – vedrebbe cambiare l’assetto azionario a favore di DataManagement, oggi socio di minoranza di Ancidata, società che non sarebbe in grado di dare sufficienti garanzie per il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori”.

Da qui la contrarietà dei rappresentanti dei lavoratori a qualunque ipotesi di privatizzazione, “che così come illustrata snatura la missione originaria di Ancitel introducendo meccanismi concorrenziali di mercato che nulla hanno a che vedere con la funzione di servizio ai Comuni che Ancitel ha svolto sino a oggi”.

“Oltre a non convincere – conclude il comunicato – il personale ritiene il passaggio in minoranza dell’Anci una azione deresponsabilizzante che porterà gradualmente Anci a dismettere integralmente il proprio impegno in Ancitel”.

Una nuova riunione è stata già fissata all’indomani della prossima assemblea dei soci di Ancitel, che si terrà nei primi giorni di aprile. Fim, Fiom, Uilm e la Rsu di Ancitel chiedono inoltre “che al più presto venga presentato un piano industriale che faccia chiarezza sul futuro dell’azienda e sulla tutela dei posti di lavoro”.

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