L'ASSOCIAZIONE ICT

Anitec-Assinform, 10 new entry. Gay: “Consolidiamo nostra azione”

Tra le grandi imprese fa il suo ingresso Engineering, insieme alle pmi Bourelly 4.0, Projectfarm, Reale & Partners, Sinapsys, Talents Ventur, Wonderful Education e 24Up. Per le startup Atomike e Data Masters. I membri dell’associazione arrivano a quota 206

Pubblicato il 03 Feb 2023

Marco Gay Digital Magics 2

La base associativa di Anitec-Assinform si rafforza con l’ingresso di 10 nuove aziende. Il consiglio direttivo dell’associazione che rappresenta in Confindustria le principali imprese dell’Ict e dell’elettronica di consumo ha infatti dato il via libera per l’entrata di una grande impresa come Engineering Ingegneria informatica, di sette Pmi (Bourelly 4.0, Projectfarm, Reale & Partners, Sinapsys, Talents Venture, Wonderful Education e 24UP, e di due startup: Atomike e Data Masters.

Grazie ai nuovi ingressi, spiega Anitec Assinform in una nota, l’Associazione potrà consolidare il proprio impegno a supporto della crescita della filiera Ict e per lo sviluppo del settore digitale e la trasformazione tecnologica del sistema economico e sociale del Paese.

Marco Gay: “Ci attendono sfide importanti”

“Le nuove adesioni sono un ulteriore ampliamento della già forte base associativa di Anitec-Assinform e ci permettono di consolidare la nostra rappresentatività e aumentare l’efficacia della nostra azione – sottolinea Marco Gay, presidente di Anitec-Assinform – L’autorevolezza delle proposte e delle attività che costruiamo ogni giorno grazie al contributo dei nostri associati ci consente, infatti, di essere un interlocutore riconosciuto e un punto di riferimento del settore. Ci aspettano sfide importanti – a partire dalla messa a terra di tutti i progetti del Pnrr entro il 2026 – con l’ambizione di consolidare il trend di crescita del mercato che oggi vale 77 miliardi di euro e nel 2023 segnerà un ulteriore +3%”.

L’importanza della formazione

“Prioritario sarà il nostro impegno nella formazione delle persone e nel creare buona e nuova occupazione per le future generazioni – conclude Marco Gay – Il settore digitale può diventare una leva chiave di sviluppo e crescita dell’economia, per garantire all’Italia di conservare la propria leadership industriale in Europa e nel mondo”.

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