Anonymous attacca la Polizia: online documenti top secret

La cellula italiana di LulzSec annuncia di aver violato i database del Centro nazionale anticrimine informatico. Su Twitter postati link a testi strettamente riservati

Pubblicato il 25 Lug 2011

La Polizia Postale sotto scacco hacker. I pirati informatici della
community italiana di LulzSec (un gruppo di hacktivisti che gravita
intorno alla galassia di Anonymous) hanno annunciato di aver
hackerato i database del Cnaipic, il Centro nazionale anticrimine
informatico per la protezione delle infrastrutture critiche.
L'operazione è stata denominata “Operation Italy” e
dettagliata su Twitter dove sono stati postati hanno link a
presunti file riservati contenuti nei server della task-force del
Centro.

In un comunicato gli hacker hanno annunciato di voler
"rivelare alcuni fra i più importanti rapporti e segreti
nelle Agenzie di law Enforcement Informatiche e le loro pratiche
illegali e amorali. Queste release saranno pubblicate e tweettate
da tutta la community LulzSec & Anonymous. Oggi abbiamo ottenuto
l'accesso al vaso di Pandora delle agenzie anticrimine Italiane
e crediamo che questo sia l'inizio di una nuova era di butthurt
per la possente Homeland Security Cyber Operation Unit in Europa.
Quindi abbiamo deciso di diffondere tutto quello che hanno nella
rappresentanza italiana, ovverosia una task force con vaste risorse
chiamata Cnaipic".

"Questa organizzazione corrotta – continua lo scritto – ha
ottenuto e raccolto le 'prove' dalle proprietà sequestrate
a innumerevoli sospetti operanti nel settore dell'informatica e
le ha usate nell'arco di molti anni per compiere operazioni
illegali con la cooperazione di agenzie di intelligence straniere e
varie oligarchie per saziare la loro brama di potere e soldi,
anzichè usare i dati ottenuti per facilitare le inchieste/indagini
in corso. Oggi riveliamo innumerevoli file (il totale stimato dei
dati è oltre 8Gb) da queste agenzie che abbiamo ownato, e per
essere chiari tutti questi dati/documenti erano archiviati sui
server del Cnaipic, deputati a contenere le 'prove'
raccolte nelle analisi forensi".

Stando quanto riporta repubblica.it, tra i file pubblicati ci sono
documenti fotocopiati di individui d'origine medio-orientale,
ricostruzioni dello scandalo Madoff, ricostruzioni di attacchi
informatici contro la procura di Genova, contro la Bank Medici
(indagata dall'Fbi per riciclaggio nell'ambito del caso
Madoff) e contro le compagnie petrolifere come Petrovietnam e
Gazprom. C'è anche un rapporto di un agente che mette in
guardia da un tentativo di mandare offline il sito del Popolo della
libertà, operazione a cui gli hacker hanno dato il nome in codice
"Killusconi".

La Polizia, dal canto suo, fa sapere che “in relazione alla
divulgazione in Rete di documenti sottratti dai suoi sistemi
informatici la Polizia delle Comunicazioni ha in corso attente
verifiche tecniche mirate ad accertare la reale portata degli
eventi". "Di fatto – puntualizza la nota – risultano
pubblicati online contenuti apparentemente riconducibili al Cnaipic
della stessa Polizia delle Comunicazioni sulla cui autenticità
sono in corso accertamenti".

Secondo il PD l'attacco è di "gravità inaudita".
Secondo il maggrior partito di opposizione "il tema della
sicurezza informatica delle istituzioni pubbliche deve
all'ordine del giorno dei grandi Paesi del mondo''.
''Proporrò in Parlamento una commissione di studio sullo
stato della sicurezza delle reti italiane e di valutazione di nuove
proposte legislative e operative – annuncia il deputato Emanuele
Fiano, membro della commissione Trasporti e Tlc della Camera – allo
scopo di migliorare questo aspetto fondamentale della sicurezza del
Paese''.

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