Nuove regole per definire le concentrazioni di mercato nell’era del digitale. La Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica sul progetto di comunicazione riveduta sulla definizione del mercato. La definizione del mercato è lo strumento chiave per valutare le concentrazioni e la maggior parte dei casi di antitrust dato che serve a definire i limiti della concorrenza tra le imprese. Per la prima volta dalla sua adozione nel 1997, la comunicazione sulla definizione del mercato è in fase di revisione per tener conto degli importanti sviluppi che hanno segnato gli ultimi anni, in particolare la digitalizzazione e le nuove modalità di offerta di beni e servizi e la natura interconnessa e globalizzata degli scambi commerciali.
Il progetto di comunicazione riveduta sulla definizione del mercato fa seguito a un approfondito processo di revisione avviato nell’aprile 2020. Nel luglio 2021 la Commissione ha pubblicato i risultati della sua valutazione, dai quali è emerso che, sebbene l’attuale comunicazione rimanga altamente pertinente e sia generalmente adeguata al suo scopo, sono necessari alcuni aggiornamenti e chiarimenti per allinearla agli sviluppi della prassi della Commissione, alla giurisprudenza degli organi giurisdizionali dell’Ue e alle nuove realtà del mercato. Più di 100 portatori di interessi hanno reso note le loro opinioni, di cui si è tenuto conto nel progetto di testo presentato oggi per consultazione.
Comunicazione sulla definizione del mercato, cos’è
La definizione del mercato è uno strumento per delimitare l’ambito nel quale le imprese sono in concorrenza. Lo scopo della definizione di un mercato rilevante, del prodotto e geografico, è individuare i concorrenti effettivi e potenziali che condizionano le decisioni commerciali delle imprese (come le decisioni sulla fissazione dei prezzi). In questa prospettiva la definizione del mercato consente, tra l’altro, di calcolare le quote di mercato che possono fornire informazioni significative per valutare il potere di mercato.
La definizione del mercato aiuta a comprendere il contesto concorrenziale in cui operano le imprese, sia in un determinato momento che in modo più dinamico. Dato che i mercati non sono statici, questa analisi deve essere ripetuta per ciascun caso, al fine di tenere conto dell’evoluzione dei processi di produzione, delle preferenze dei consumatori e di altre specificità del mercato, quali i cicli di innovazione, le catene di approvvigionamento, le peculiarità dei mercati digitali e dei relativi modelli di business e la facilità di accesso a nuovi fornitori o di adeguamento all’evoluzione normativa. Analogamente, anche l’ambito geografico di un mercato è soggetto a una nuova valutazione per ciascun caso che può portare a definire i mercati, da quello locale (ad esempio per la vendita al dettaglio di beni di consumo) a quello globale (come la vendita di componenti per l’aviazione). Ciò dipende del modo in cui i mercati funzionano effettivamente nella pratica, in particolare dal punto di vista dei consumatori e dei clienti.
La comunicazione sulla definizione del mercato fornisce dunque orientamenti in merito ai principi e alle migliori pratiche cui la Commissione fa riferimento per applicare il concetto di mercato rilevante (del prodotto e geografico) in sede di attuazione del diritto dell’Ue in materia di concorrenza.
Le modifiche proposte
L’obiettivo principale del progetto di comunicazione riveduta sulla definizione del mercato è quello di offrire alle imprese maggiori orientamenti, trasparenza e certezza del diritto al fine di facilitare il rispetto delle regole, anche attraverso esempi concreti. Il progetto mira inoltre a contribuire a un’applicazione più efficace delle regole da parte della Commissione e delle autorità nazionali garanti della concorrenza.
Le modifiche proposte forniscono orientamenti nuovi o aggiuntivi su varie questioni fondamentali per la definizione del mercato:
- spiegazioni sui principi della definizione del mercato e sul modo in cui la definizione del mercato è utilizzata ai fini dell’applicazione delle regole di concorrenza;
- maggiore enfasi sugli elementi non legati al prezzo, quali l’innovazione e la qualità dei prodotti e dei servizi;
- chiarimenti in merito all’applicazione prospettica della definizione del mercato, in particolare nei mercati che sono soggetti a transizioni strutturali quali cambiamenti tecnologici o normativi;
- nuovi orientamenti in relazione alla definizione del mercato nei mercati digitali, ad esempio i mercati multilaterali e gli “ecosistemi digitali” (quali i prodotti costruiti sulla base di un sistema operativo mobile);
- nuovi principi relativi ai mercati fortemente innovativi, precisando come valutare i mercati quando le imprese competono sul piano dell’innovazione anche mediante prodotti in corso di sviluppo;
- maggiori orientamenti sulla definizione del mercato geografico, comprese le condizioni per definire i mercati globali, l’approccio adottato per valutare le importazioni e l’approccio della Commissione nei confronti dei mercati locali definiti per bacino di utenza (ad esempio nella vendita al dettaglio di beni di consumo);
- chiarimenti sulle tecniche quantitative, come il test Snissp (“small but significant and non-transitory increase in price” – criterio dell’aumento modesto ma significativo e non transitorio dei prezzi) che la Commissione può utilizzare per definire un mercato;
- orientamenti estesi sulle possibili fonti di prova e sul loro valore probatorio, sulla base dell’esperienza concreta della Commissione e dell’approccio alla definizione del mercato basato sui fatti.
Prossime tappe
I portatori di interessi sono invitati a formulare le proprie osservazioni sul progetto di comunicazione entro il 13 gennaio 2023.
Sulla base degli elementi raccolti durante la revisione, comprese le osservazioni ricevute nel quadro della consultazione pubblica in corso, la Commissione rivedrà e finalizzerà il progetto pubblicato con l’intento di disporre di una nuova comunicazione sulla definizione del mercato nel terzo trimestre del 2023.