STRATEGIE

Antitrust Ue, norme “vecchie”. Vestager annuncia maxi-riforma

La commissaria punta ad aggiornare le regole risalenti al 1997: “Non sono al passo con la globalizzazione e con gli effetti che le big tech determinano sui mercati”. Focus sugli aiuti di Stato

Pubblicato il 09 Dic 2019

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L’Antitrust europeo rivedrà l’impianto normativo che regola la concorrenza ovvero quel pacchetto di regole che valutano se le aziende abusano della loro posizione per ostacolare i competitor o per controllare i prezzi. Come spiegato dalla commissaria  Margrethe Vestager l’obiettivo è quello che aggiornare le leggi per stare al passo con le trasformazioni determinate dalla globalizzazione e dalla digitalizzazione. Le norme attuali risalgono al 1997.

“A causa di questi due fenomeni – ha puntualizzato Vestager – i mercati funzionano in modo piuttosto diverso rispetto a 22 anni fa. Dunque è giunto il momento di rivedere i parametri che definiscono i mercati per poi valutare anche eventuali impatti su operazioni di fusione”.

Vestager ha messo in luce come il dibattito in corso sulle strategie e sulle scelte dell’Antitrust europeo sia “un po’ contraddittorio: sentiamo allo stesso tempo – e talvolta dalla stessa direzione – che l’applicazione delle regole di concorrenza è sia troppo severa che troppo indulgente. Da un lato, ci viene chiesto di fare di più, o di agire più velocemente, per fermare i gruppi tecnologici che violano le norme di concorrenza; dall’altro lato, ci viene detto che, adottando fermamente le azioni a difesa dei consumatori e delle imprese europee, stiamo impedendo ad alcune aziende in Europa di raggiungere le dimensioni necessarie per essere leader mondiali”.

La revisione esaminerà dunque anche la portata geografica dei mercati. Siemens e Alstom, il cui accordo è stato bloccato da Vestager a febbraio, hanno sostenuto che i regolatori avrebbero dovuto tenere maggiormente conto dei concorrenti cinesi e dell’andamento del mercato globale.

L’Antitrust valuterà anche i criteri di definizione dei mercati in termini di prodotto e servizio e se, in questo senso, I consumatori possono facilmente passare da un prodotto o servizio all’altro; un focus particolare sarà sui servizi delle tech company. “Dobbiamo guardare al modo in cui questi ecosistemi possono lasciare i consumatori bloccati”, ha concluso Vestager.

Il riesame non parte oggi: già la scorsa Commissione aveva cominciato a lavorare per il riesame delle norme antitrust sugli accordi verticali tra i diversi livelli della catena di approvvigionamento; e’ stata appena lanciato una revisione delle regole per accordi orizzontali tra concorrenti ed è in corso un “controllo di idoneita'”, per valutare se le nostre norme sugli aiuti di Stato sono valide per il futuro.

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