IL REPORT

Appalti pubblici: digitalizzazione e cybersecurity le maggiori voci di spesa

La fotografia scattata da Studio Amica su elaborazione dei dati aggregati della piattaforma TuttoGare PA. Gli affidamenti diretti balzano del 22% in un anno, i servizi informatici l’area più in crescita. Lombardia regione al top, a seguire il Lazio e a distanza la Puglia. Il ceo Lolli: “C’è da aspettarsi un’ulteriore impennata per tutto il 2022 e oltre”

Pubblicato il 28 Giu 2022

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Per la pubblica amministrazione il 2021 è stato l’anno degli acquisti destinati a digitalizzazione e sicurezza informatica, ma il sistema resta ancora troppo rigido: gli affidamenti diretti sono il 71%. Questa la principale evidenza emersa da un’indagine della software house Studio Amica – elaborata sui dati aggregati della piattaforma TuttoGare PA – che fotografa l’andamento delle gare di appalto.

Appalti per 4,38 miliardi, +30% in un anno

Il report si basa sui dati aggregati delle 407 stazioni appaltanti che hanno indetto almeno una gara utilizzando la piattaforma nel 2021 e mette in relazione i dati degli enti utilizzatori con le tendenze del mercato dei contratti pubblici in Italia nel 2021.

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In totale il valore degli appalti gestiti da TuttoGare nel 2021 ammonta a 4,38 miliardi di euro, in crescita del 30% rispetto al 2020. Le gare gestite sono state 11.511 contro le 8.147 dell’anno precedente pari a una crescita del 30%.  “Con lo stanziamento di 320 milioni di euro previsti dal Ministero dell’Interno a copertura delle spese di progettazione definitiva ed esecutiva relativa ad opere pubbliche nell’ambito del Pnrr, c’è da aspettarsi una ulteriore impennata delle relative procedure da parte degli enti locali per tutto il 2022 e oltre”, commenta Cataldo Lolli, ceo di Studio Amica.

Predominano gli acquisti di servizi informatici

Il numero di procedure negoziate con affidamento diretto ha toccato quota 2.625 (+71% in un anno) mentre – anche complice l’introduzione dei decreti Semplificazioni – e gli affidamenti diretti per la digitalizzazione sono arrivati a quota 6.723, contro i 5.247 del 2020 (+22%). Il report evidenzia una predominanza degli acquisti nei servizi (4.521 gare nel 2021 contro le 3.198 del 2020) tra cui dominano quelli informatici.

Lombardia capofila, Lazio al secondo posto

Con 1,94 miliardi è il Nord Italia l’area con la spesa più elevata nel 2021, in aumento di oltre il 100% in un anno. La Lombardia con oltre 1,3 miliardi è la regione in testa. Riguardo alla tipologia di acquisti il Nord Italia si focalizza quelli di servizi e in particolare dell’area tecnica. L’unica altra regione che supera il miliardo di acquisti è il Lazio con 1,29 miliardi, al terzo posto la Puglia che si ferma però poco sopra i 483 milioni. I “soggetti di spesa” maggiormente rilevanti sono le public utilities, vale a dire i gestori di servizi pubblici e ambientali con i loro appalti in materia di trasporto pubblico, distribuzione di gas ed energia elettrica, gestione del ciclo idrico e smaltimento dei rifiuti.

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