WALL STREET

Apple entra nel Dow Jones: At&T scalzata dopo 100 anni

Lo storico avvicendamento stasera alla chiusura dei mercati Usa. Così la casa di Cupertino diventa una delle “blue chips” rappresentative dell’intero listino azionario

Pubblicato il 18 Mar 2015

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Apple entra a far parte dei trenta componenti dell’indice Dow Jones, scalzando dopo cento anni l’operatore telefonico At&t. L’avvicendamento avverrà stasera dopo la chiusura dei mercati Usa. La compagnia telefonica faceva parte ininterrottamente dell’indice delle blue chips dal 1915, con l’unica eccezione del 2004, anno in cui affrontò la fusione con Sbc Communications.

Il “Dow Jones Industrial Average” è il più noto indice azionario della borsa di New York e fu creato nel 1884 dalla Dow Jones and Company, società creata due anni prima da Charles Dow, padre dell’analisi tecnica e fondatore del Wall Street Journal, insieme a Edward Jones e Charles Bergstresser, quando erano tre giovani reporter autori di una newsletter di notizie sull’andamento della Borsa. L’indice misura l’andamento di trenta titoli azionari quotati al mercato al New York Stock Exchange, che rappresentano circa un quarto del valore totale dei titoli quotati.

L’ingresso nel Dow Jones della maggiore compagnia statunitense per capitalizzazione di mercato ha anche un valore simbolico: esce un’azienda simbolo della telefonia tradizionale, mentre ne entra una che rappresenta il simbolo dell’economia e delle telecomunicazioni digitali.

“E’ un segno dei tempi che potrebbe portare tutti a guardare al Dow Jones più di quanto avessero mai fatto – commenta Richard Sichel, capo del settore investimenti del fondo Philadelphia Trust – è difficile fare una selezione di trenta compagnie che rappresentino l’intera economia, soprattutto in confronto allo S&P 500, ma ciò dà al Dow Jones maggiore credibilità”.

Il valore di mercato di Apple è pari a 737 miliardi di dollari, circa il doppio di quella che da domani sarà la seconda compagnia più capitalizzata del Dow Jones, la compagnia petrolifera Exxon. Il peso relativo di Apple sull’ indice sarà però pari solo al 4,66%, in virtù dell’elevatissimo prezzo dei titoli, che alla chiusura di ieri era di 127 dollari ad azione.

Tra At&t ed Apple c’è tra l’altro un trascorso di collaborazione: nel 2007 l’operatore fu partner esclusivo di Apple quando fu lanciato sul mercato il primo iPhone. Da allora il fatturato annuo di Apple è cresciuto di sette volte, da 24,6 miliardi a 182,8 miliardi di dollari, mentre quello di At&T è salito dell’11%.

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