L'IPOTESI

Apple, la produzione dell’iPad dalla Cina all’India

L’azienda starebbe valutando il trasferimento della produzione per evitare che in futuro si ripresentino interruzioni delle attività legate alle politiche zero-Covid o ad altre situazioni di emergenza. Ma sul cammino c’è il nodo della mancanza di manodopera. Intanto Foxconn annuncia per inizio 2023 la ripresa delle attività a Zhengzhou

Pubblicato il 06 Dic 2022

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Apple starebbe valutando la possibilità di trasferire parte della produzione dell’iPad dalla Cina all’India. La notizia è stata diffusa dalla Cnbc, la quale ha aggiunto che sarebbero in corso trattative con funzionari indiani. Apple ha avviato la produzione dell’iPhone 14 quest’anno in India, dove da tempo produce vecchi modelli dell’iPhone. Al momento sulla proposta non sono stati ideati piani concreti, ma se lo sforzo avrà successo, amplierebbe l’impronta di Apple nel Paese.

Una strategia contro la politica zero-Covid di Pechino

Le ambizioni del gigante tecnologico di diversificare maggiormente la sua catena di approvvigionamento lontano dalla Cina seguono le proteste in tutto il paese nelle ultime due settimane a causa della rigorosa politica zero-Covid di Pechino. Apple aveva avvertito all’inizio di novembre che le spedizioni di iPhone sarebbero state ritardate a causa dei blocchi in Cina e gli analisti hanno ridotto le stime di iPhone per il cruciale trimestre festivo.

Il piano di trasferimento potrebbe comunque essere ostacolato dalla difficoltà di reperimento in India di talenti altamente qualificati e di persone con esperienza nella costruzione di dispositivi complessi come l’iPad. Anche il contesto di politica estera non aiuta, viste le crescenti tensioni tra India e Cina. I due paesi si sono scontrati negli ultimi anni per controversie territoriali che hanno portato a un’escalation della presenza militare al confine tra India e Cina.

Foxconn: produzione in ripresa a fine dicembre

Il gigante tecnologico taiwanese e fornitore chiave di Apple, Foxconn, fa intanto sapere che la produzione del suo stabilimento di Zhengzhou in Cina, colpito dalle restrizioni Covid, riprenderà a fine dicembre-inizio gennaio. Qui, nella più grande fabbrica al mondo di iPhone, i disordini dei lavoratori avevano interrotto la produzione nel mese scorso, tanto che Foxconn ha dichiarato che le entrate a novembre sono diminuite dell’11,4% su base annua.

Secondo gli analisti le spedizioni dei modelli iPhone 14 Pro e Pro potrebbero calare di 20 milioni di unità nel trimestre che prelude alle feste e allo shopping natalizio. Le stime dicono che il gigante tecnologico taiwanese assembli circa il 70% degli iPhone e lo stabilimento di Zhengzhou, detto anche iPhone city, produce la maggior parte dei suoi modelli premium, incluso appunto l’iPhone 14 Pro.

“Allo stato attuale, la situazione generale dell’epidemia è stata messa sotto controllo e novembre è stato il periodo più colpito”, ha affermato Foxconn, aggiungendo che ha iniziato ad assumere nuovi dipendenti e sta gradualmente “riportando la capacità produttiva alla normalità”. “Se il reclutamento procede senza intoppi, potrebbero essere necessarie dalle tre alle quattro settimane per riprendere la piena produzione“.

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