STRATEGIE

Apple, primo centro R&D in Cina. Ecco il piano per ricostruire le relazioni industriali

Entro l’anno il nuovo hub destinato a rafforzare i rapporti con il Paese dove la concorrenza con Huawei & Co. si fa agguerrita. Tim Cook: “Stiamo gettando le basi per nuove chance di business”

Pubblicato il 17 Ago 2016

tim-cook-151007162241

Apple aprirà entro l’anno il suo primo centro di ricerca e sviluppo in Cina: si tratta dell’ultima di una serie di mosse per spingere la propria presenza in un’area vitale per il proprio business. Il piano è stato annunciato dal Ceo Tim Cook nel corso di un meeting con Zhang Gaoli, vice premier cinese.

La mossa arriva dopo che Apple nell’ultimo trimestre ha registrato una battuta d’arresto nel fatturato realizzato nella Grande Cina, dove l’azienda si trova ad affrontare la crescente concorrenza di produttori di smartphone locali come Huawei e Oppo, nonché condizioni economiche più difficili.

Il nuovo centro R&D sarà composto sia da personale preesistente sia da nuovi assunti. Apple conta già 9mila dipendenti in Cina la metà dei quali lavora nei 42 store sparsi nel Paese. “Non vediamo l’ora di espandere le nostre attività in Cina e di far crescere il nostro team di eccellenza”, ha detto l’azienda senza però quantificare il numero di assunzioni previsto o l’ammontare dell’investimento finanziario.

Nonostante la flessione delle revenue Apple sta aumentando gli investimenti in prodotti e in espansione internazionale. Il gruppo ha registrato un aumento del 26%, nella trimestrale, nella spesa R&D a 2,6 miliardi di dollari, a un tasso record del 6% dei ricavi. La spesa annuale in ricerca e sviluppo sfiora quota 10 miliardi.

A maggio Apple ha investito 1 miliardo di dollari in Didi Chuxing, servizio di chiamata di taxi: oltre a fornire una partnership strategica l’investimento il finanziamento è stato letto come un tentativo di ricucire i rapporti con il governo cinese dopo una serie di battute d’arresto nelle relazioni industriali.

All’inizio di quest’anno, iTunes film e iBooks sono stati bloccati in Cina come parte di un giro di vite più ampio sui contenuti stranieri. Apple ha anche perso in tribunale un caso di brevetto a Pechino che ha minacciato di bloccare le vendite di iPhone 6. “Il nuovo centro ha anche lo scopo di rafforzare i rapporti con i partner locali e le università nel nostro sforzo di sostenere lo sviluppo dei talenti in tutto il paese”, ha detto Apple.

Tim Cook ha sottolineato l'”opportunità a lungo termine” rappresentata dalla Cina dove le vendite sono cresciute del 55% a $ 40 miliardi nel corso dei primi tre trimestri dell’anno fiscale di Apple. I ricavi per libri e film in Cina sono stati di meno di 1 milione di dollari, prima di essere bloccati.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati