SMARTPHONE MARKET

Apple taglia le stime su iPhone14 e rallenta la produzione

In calo al Nasdaq i titoli dei fornitori a partire da Stm. Sei milioni di unità in meno rispetto a quanto preventivato e la misura impatta su tutti i prodotti connessi. Intanto l’azienda spinge sull’India

Pubblicato il 28 Set 2022

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 Apple non aumenterà la produzione di iPhone, contro le iniziali previsioni per quest’anno. Secondo fonti vicine all’azienda, non ancora confermate, Cupertino avrebbe chiesto ai suoi partner di tagliare le forniture di iPhone 14 e di tutti i prodotti connessi di ben 6 milioni di unità nella seconda metà del 2022. Secondo questo piano, la produzione si assesterà sui 90 milioni di telefoni, una cifra in linea con il dato del 2021 e con le stime della scorsa estate: in questo modo, l’azienda potrà concentrarsi sui modelli iPhone 14 Pro, più costosi e richiesti, rispetto alle versioni entry-level.

Il calo della domanda per Apple, secondo l’agenzia di consulenza Jefferies, si deve principalmente al crollo economico della Cina. Nel più grande mercato mondiale di smartphone, gli acquisti di iPhone14 sono stati inferiori dell’11% rispetto ai modelli precedenti, durante i suoi primi tre giorni di disponibilità. Su quello occidentale pesano invece l’inflazione e la paura di una recessione dovuta alla guerra in Ucraina: per quest’anno si prevede una contrazione del 6,5%, cioè 1,27 miliardi di smartphone acquistati in meno, secondo i dati dal market tracker Idc.

Le ripercussioni su mercati e fornitori

I mercati non sono rimasti indifferenti alla notizia: i futures sugli indici azionari statunitensi sono scesi, con il Nasdaq 100 in calo fino all’1,3% in Borsa. Le stesse azioni di Apple sono scese del 4% nelle contrattazioni pre-mercato e hanno accumulato pressioni su altri titoli in crescita (tra cui Microsoft, Amazon, Alphabet, Tesla, tutti scesi tra l’1,5% e il 3%). Ma i rimbalzi hanno colpito anche alcuni dei fornitori, che avevano iniziato a prepararsi a un aumento degli ordini del 7%: il produttore di chip Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. ha fatto registrare un -1,8%, mentre l’azienda più importante nell’assemblaggio di iPhone, Hon Hai Precision Industry Co. è scesa fino al 2,4%. Meglio comunque dei produttori specializzati Largan Precision Co. e LG Innotek Co., che sono entrambi crollati del 7%.

Duro contraccolpo su STMicroelectronics

Pesanti anche le ripercussioni della notizia su StMicroelectronics che, con un ribasso arrivato anche oltre cinque punti (al momento -4,35% a 33,03 euro per azione, sui livelli di metà luglio), è fanalino di coda del Ftse Mib (-1%). Il colosso di Cupertino è il maggiore cliente di St: nel 2021 ha generato il 20,1% dei ricavi del gruppo italo-francese e l’iPhone è il prodotto principale, anche se negli ultimi esercizi il peso si è in certa misura ridotto grazie alla fornitura di componenti per altri prodotti, come Mac, iPad, AirPods e Watch.  Secondo gli analisti, la nuova strategia di Apple sugli smartphone non dovrebbe avere un impatto sulle stime 2022 di St, anche perché la capacità è stata allocata da mesi, ma non sono escluse ricadute sul 2023.

“Vediamo implicazioni negative per l’industria dei semiconduttori e per St”, sottolineano gli esperti di Banca Akros: mentre la debolezza dei settori dell’elettronica personale e degli smartphone “erano ben noti”, se le indiscrezioni fossero confermate “sarebbe una brutta sorpresa perché ci si aspettava che il mercato dei telefoni di fascia alta fosse più resistente e che Apple fosse sostenuta dai nuovi modelli”.

In India l’assemblaggio degli iPhone 14

Intanto Apple ha annunciato la volontà di assemblare il suo iPhone 14 in India. L’azienda è operativa in India fin dal 2017, quando, rispondendo all’invito del governo di Delhi per sostenere lo sviluppo della manifattura locale, ha creato partnership prima con Wistron poi con Foxconn, con le quali realizza l’assemblaggio degli iPhone. Non solo. Cupertino produce già in India i suoi iPhone, ma si tratta dei modelli più datati. Ora tocca all’iPhone 14, che Apple ha presentato agli inizi di settembre. L’India è il secondo mercato di smartphone più grande del mondo dopo la Cina, ma le vendite di iPhone hanno faticato a conquistare un’ampia quota di mercato rispetto agli smartphone più economici della concorrenza. L’annuncio della società è in linea con la spinta del Primo ministro Narendra Modi alla produzione locale di device e chip e con la strategia di della compagnia di Tim Cook di spostare la produzione fuori dalla Cina. Secondo un recente report di J.P. Morgan, Apple potrebbe spostare in India la produzione di un quarto dei suoi iPhone entro il 2025, includendo nel corso degli anni, oltre agli iPhone, anche Mac, iPad, Apple Watch e AirPods.

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