IL GAP

Assicurazioni indietro sul digitale, clienti insoddisfatti

Secondo uno studio Celent-Rgi la domanda di servizi innovativi da parte dei privati supera di gran lunga l’offerta delle compagnie. Solo il 27% è in grado di rispondere alle nuove istanze

Pubblicato il 20 Ott 2015

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Digitalizzare può far crescere l’82% delle compagnie assicurative, ma solo il 5% ha completato la propria strategia. È quanto emerge da uno studio elaborato da Celent (Oliver Wyman Group), e commissionato da Rgi, la società italiana specializzata in soluzioni software per il mercato assicurativo.

Rispetto al livello di digitalizzazione del settore, 8 aziende su 10 sono coscienti dell’importanza di fornire buoni prodotti a prezzi competitivi, condivisa dal 66% dei consumatori. Il divario tra imprese e clienti si allarga nel momento in cui si affronta il tema del peso della tecnologia per i servizi, ritenuta prioritaria per il 45% dei consumatori ma solo dal 27% circa delle aziende assicuratrici.

“Quello che emerge sempre più chiaramente è un cliente finale maturo per beneficiare di servizi digitali oltre ai servizi tradizionali. La digitalizzazione offre alle compagnie assicurative una chiave d’accesso straordinaria per colmare questi gap e sviluppare, attraverso l’innovazione, il business di domani”, commenta Vito Rocca, ceo di Rgi. Per questo motivo la società italiana ha appena lanciato una nuova suite di prodotto, denominata Pass_Insurance 2.0, con l’obiettivo di fornire una soluzione per abilitare il processo di trasformazione digitale, traghettando il business delle compagnie assicurative da un modello tradizionale verso una prospettiva di innovazione.

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