IL PIANO

Banda ultralarga e digitale per l’agroalimentare: Tim lancia un progetto nazionale

Intesa con Coldiretti e Bonifiche Ferraresi: si punta ad abbattere il digital divide, a innovare le aziende del comparto e a favorire l’e-commerce e l’uso della blockchain per la tracciabilità. Gubitosi: “Accelerare la transizione verso un modello sempre più all’avanguardia”

Pubblicato il 11 Set 2020

agricoltura

Spingere l’infrastrutturazione a banda ultralarga nelle aree rurali e favorire la digital trasformation delle aziende dell’agroalimentare, comparto strategico del made in Italy. Questi gli obiettivi dell’intesa appena siglata fra Tim, Coldiretti e Bonifiche Ferraresi.

L’intesa – si legge nella nota che annuncia il progetto – darà forte impulso al processo di digitalizzazione delle aree interne e rurali al fine di favorire l’adozione di applicazioni innovative che si avvalgono delle potenzialità della fibra e dei servizi connessi a supporto delle imprese agroalimentari che producono, trasformano e commercializzano beni e servizi essenziali anche grazie alla rete dei Consorzi Agrari. L’Agricoltura 4.0 rappresenta uno strumento strategico per l’economia post covid, con l’obiettivo di coinvolgere entro due anni il 10% della superficie coltivata in Italia.

L’accordo prevede, inoltre, attraverso il programma Operazione Risorgimento Digitale (realizzato da Tim e una serie di partner) l’organizzazione di seminari e momenti di formazione professionale agli associati Coldiretti per favorire l’apprendimento dei processi di digitalizzazione del settore.

“L’agricoltura è uno dei molti ambiti in cui l’impiego delle nuove tecnologie applicate genererà un salto significativo di produttività e redditività del settore. Già lo dimostrano quelle imprese che in Italia e nel mondo hanno ottimizzato i loro sistemi di lavorazione grazie all’adozione di processi innovativi”, sottolinea l’Ad di Tim Luigi Gubitosi. “Il nostro Gruppo, come testimoniano le recenti sperimentazioni del 5G su mezzi agricoli a guida autonoma, è da tempo impegnato nell’offerta di servizi a supporto della filiera, con l’obiettivo di portare l’innovazione anche nelle aree rurali. Con questo accordo vogliamo potenziare la digitalizzazione e accelerare la transizione verso un modello agricolo sempre più all’avanguardia”.

Potenziare l’e-commerce e tracciabilità dei cibi con la blockchain

Nell’ambito della collaborazione anche il Portale del Socio della Coldiretti con la creazione di Demetra, il primo sistema integrato per la gestione on line dell’azienda agricola con lettura in tempo reale dello stato di salute delle coltivazioni, dati su previsioni meteo e temperature, fertilità dei terreni e stress idrico che saranno ulteriormente potenziati proprio grazie all’intesa con Tim. L’accordo punta anche alla valorizzazione del commercio elettronico attraverso la Piattaforma di Coldiretti Campagna Amica, la rete di vendita diretta con oltre 1.300 mercati sparsi nella penisola che sta allargando la sua azione anche alle piattaforme digitali di e-commerce. L’intesa contribuirà inoltre ad elaborare nuove soluzioni per abbattere il carico burocratico che pesa sulle imprese e a rafforzare il ruolo della blockchain nella tracciabilità dei cibi.

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“Dalla spesa on line a chilometri zero, alle vacanze connesse anche nei più piccoli borghi della Penisola, dalla tracciabilità degli alimenti dal campo alla tavola con la blockchain al risparmio dell’acqua e dell’uso della chimica nelle coltivazioni fino al taglio della brucrazia che grava sulle imprese sono solo alcune delle nuove opportunità offerte dall’accordo, spiega Ettore Prandini, Presidente Coldiretti nel sottolineare che “il pesante ritardo accumulato nelle aree rurali va colmato per poter utilizzare al meglio nelle campagne tutto il potenziale delle nuove tecnologie: dai droni che verificano in volo lo stato delle colture ai sistemi informatizzati di sorveglianza per irrigazioni e fertilizzanti, dall’impiego di trappole tecnologiche contro i parassiti dannosi”.

E Federico Vecchioni, Amministratore Delegato di Bonifiche Ferraresi accende i riflettori sull’ “agricoltura moderna e sostenibile, che crea valore aggiunto per le imprese agricole e cibi di qualità certificati e tracciati per i consumatori vede la tecnologia e l’innovazione al centro di tutti i processi oggi fondamentali nelle filiere agro industriali”. Il settore agro-industriale oggi infatti è uno dei comparti più dinamici e moderni per quanto riguarda l’applicazione di nuove tecnologie – evidenzia Vecchioni – e questo aspetto ha come conseguenza diretta quello di creare nuova occupazione altamente specializzata in segmenti molto diversi che vanno dalle analisi dei dati satellitari, al coding, alla creazioni di nuovi software. “L’accordo di oggi crediamo sia fondamentale per recuperare il gap rispetto ad altri paesi nostri competitor e sarà importante per compiere un ulteriore passo verso quella digitalizzazione dell’agricoltura italiana che vede il Gruppo BF Spa con la sua società IBF Servizi, che oggi gestisce circa 100.000 ettari a livello nazionale per conto di aziende agricole di tutte le dimensioni, impegnati quotidianamente insieme a tutti i suoi partner e centri di ricerca e università italiane e internazionali”.

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