Eit Ict Labs sostiene l’innovazione delle imprese. E lo fa tramite il Business Development Accelerator. A parlare del progetto con CorCom è Klaus Beetz, business director dei laboratori.
Che cosa è e come funziona il Business Development Accelerator di Eit Ict Labs?
Il Bda fornisce una rete di contatti agli imprenditori e alle Pmi fortemente connessa con l’ecosistema locale dell’innovazione dei vari nodi di Eit Ict Labs. Questo avviene in linea con gli obiettivi delle diverse Action Lines, per incrementare l’accesso al mercato di Pmi e imprenditori e per incrementare le loro possibilità di fund raising e la loro crescita su scala europea. Il principale risultato di queste attività è la crescita economica europea e la creazione di posti di lavoro attraverso lo sviluppo delle PMI, la nascita di nuove imprese, la creazione di alleanze strategiche fra le Pmi e le grandi compagnie e il trasferimento tecnologico. Il cuore delle attività di business di Eit Ict Labs risiede nel suo Bda, il quale conta un team di 40 Business Developers, attivi in 9 paesi europei.
Ci sono esperienze simili in Europa?
In Europa non vi è un’altra organizzazione in grado di eguagliare Eit Ict Labs in termini di copertura dato che l’ecosistema locale è presente in 9 paesi europei mentre un vero e proprio ecosistema di investitori si è creato attorno ai diversi nodi: E nemmeno in termini di velocità: da quando si affaccia l’opportunità di business alla sua realizzazione non passano che alcune settimane. Altra caratteristica originale è il fatto di raggruppare o assieme i migliori talenti, grazie ai nostri partner ed alle nostre Action Lines. Infine la qualità: l’esperienza nell’ambito del Business Development sono alla base del nostro team di Bda.
Qual è il fulcro delle attività?
Il fulcro risiede nella gestione di un bacino di prodotti di innovazione che portano a success stories di livello europeo. Tutto questo include la ricerca e l’aiuto di realtà che diventeranno success stories europee: tutto avviene grazie alle connessioni che il team dei Bda riesce a creare. Connettiamo le Action Lines di Eit Ict Labs con i potenziali clienti, le PMI, gli imprenditori e le imprese locali, i centri di ricerca ed i maggiori investitori. Nel suo primo anno di attività, il 2013, il Bda ha selezionato 261 start-up, 81 delle quali sono state ammesse al programma di coaching. Nel 2014 queste cifre sono raddoppiate, arrivando ad avere 438 startup selezionate, delle quali ben 163 sono state ammesse al programma di coaching.
Secondo lei, quali sono le possibili soluzioni che potrebbero permettere alle Start-ups europee di crescere come avviene negli Stati Uniti?
I business developers di Eit Ict Labs formano un team che collabora, a livello pan-europeo, per connettere i diversi ecosistemi locali. Il nostro team aiuta le start-ups e le PMI a crescere a livello europeo, ma non solo, focalizzandosi sull’aiuto alla crescita delle start-up più promettenti. Il principale obiettivo del servizio che il Bda offre alle start-up è quello di aiutarle ad avere ampio accesso al mercato ed ai finanziamenti, trovando investitori che sosterranno la crescita internazionale delle diverse start-up. Cerchiamo di far crescere velocemente le nostre start-up, anche al di fuori del loro mercato locale, superando gli ostacoli che derivano dalla frammentazione Europea (per esempio, dai diversi sistemi giuridici e fiscali presenti nei diversi paesi europei).
Come è possibile influenzare il settore dell’istruzione, che è uno die principali settori a cui guardare per rilanciare l’innovazione?
Il Bda team lavora a stretto contatto con le attività di alta formazione proposte da Eit Ict Labs. Diamo supporto agli studenti con tutorial, con la condivisone di esperienze basate su casi reali, con la ricerca di borse di studio bandite dalle start-up, con attività di tutoraggio di idee promettenti che provengo dagli studenti stessi e così via. Inoltre, stimoliamo l’imprenditorialità presso le nostre università partner, per fare in modo che l’idea di diventare un imprenditore possa diventare un modello da seguire, come lo è ora l’idea di diventare un premio Nobel.
Quali sono le relazioni e le attività condivise con Telecom Italia e, in generale, con l’ecosistema del nodo italiano?
Telecom Italia partecipa all’Eit Ict Labs su un ampio spettro di attività di innovazione sia per interesse diretto, riferito alla evoluzione della rete e dei servizi, sia per interesse dei suoi clienti. Inoltre Telecom Italia ha un programma rivolto a promuovere innovazione attraverso l’incubazione di start up, Working Capital. Collaboriamo con loro per portare le start up più promettenti in un contesto europeo, aiutandole anche ad accedere ad ulteriori fondi di investimento. Inoltre diamo visibilità sulle start up ed alle PMI che fanno parte del nostro ecosistema per un ingresso nel programma Working Capital e per trasferimento tecnologico verso Telecom Italia. Importante è anche la collaborazione con il nostro hub di San Francisco nel quale la persona che fa da riferimento per lo sviluppo del business nella Bay Area è una persona di Telecom Italia.