Big data “spaziali”, Asi-Ispra alleate in nome dell’ambiente

Al centro dell’intesa l’utilizzo delle informazioni del sistema europeo Copernicus e di quello italiano Cosmo-SkyMed relative all’osservazione della terra. Via al potenziamento delle attività congiunte di ricerca scientifica e di servizio operativo

Pubblicato il 23 Mar 2015

spazio-120620164025

Agenzia Spaziale Italiana e Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale insieme per l’osservazione della Terra. Al centro dell’accordo quadro siglato oggi dal presidente dell’Asi, Roberto Battiston e dal presidente dell’Ispra, Bernardo De Bernardinis, c’è l’accesso ai dati dei sistemi satellitari delle sentinelle del sistema europeo Copernicus, del sistema italiano Cosmo-SkyMed e di altri satelliti nell’ambito delle attività di monitoraggio e controllo del Pianeta. “L’intesa – spiegano in una nota i firmatari – definisce gli obiettivi strategici del sistema nazionale spaziale, identificando le priorità e le necessità in materia ambientale che possono essere validamente affrontate e risolte, attraverso l’utilizzo delle tecnologie e infrastrutture spaziali messe in campo dall’Asi”.

Grazie all’accordo si potenzieranno le attività congiunte di ricerca scientifica e di servizio operativo, attraverso il coordinamento delle risorse umane e infrastrutturali di Asi e Ispra. Lo scopo è la definizione di una piattaforma unica di gestione dei dati geospaziali e l’integrazione nel “collaborative ground segment” italiano, di cui l’Asi è il national point of contact (Npc) per il sistema Copernicus, per favorire il rafforzamento dei mezzi a disposizione di entrambi gli enti, delle professionalità e delle produzioni, in modo da garantire la interoperatività e la condivisione, anche in tempo reale, dei dati e delle informazioni.

“Oggi abbiamo messo la firma – sottolinea Battiston – su un documento importate per il controllo e il monitoraggio della Terra dallo spazio. L’uso dei dati satellitari dei sistemi italiani ed europei ci confermano ancora una volta l’importanza del supporto spaziale nella realizzazione di applicazioni e servizi a beneficio dei cittadini. Dalla collaborazione con Ispra ci attendiamo importanti ricadute nell’ambito della promozione della ricerca e sviluppo, dell’innovazione, del migliore utilizzo delle risorse spaziali e delle infrastrutture di terra: tutti ambiti nei quali l’Asi sta investendo molto”.

“Questo accordo – commenta De Bernardinis, si inserisce in un percorso intrapreso dall’Ispra che prevede una rete di collaborazioni tra i vari enti di ricerca, per incrementare e ottimizzare le reciproche potenzialità. In particolare, questo con l’Asi rappresenta un notevole passo avanti non solo per ciò che riguarda le conoscenze legate all’osservazione della Terra, ma anche in termini di servizio pubblico reso al nostro Paese. I dati reperiti attraverso le tecnologie satellitari, settore in cui l’Italia è assolutamente all’avanguardia nel panorama europeo, saranno omogenei, condivisi e soprattutto accessibili agli utenti che ne hanno bisogno per le loro attività di gestione del territorio”.

Sulla base dell’Accordo, l’Ispra partecipa in qualità di utente di riferimento allo sviluppo, alla sperimentazione e alla validazione di sistemi spaziali, delle loro componenti di terra, si legge nel comunicato. S’impegna inoltre, nell’ambito dei propri compiti, al controllo, monitoraggio, analisi, valutazione e reporting ambientali, individuando e diffondendo buone pratiche di utilizzo di dati, informazioni, prodotti e servizi generati dall’osservazione della Terra da missioni nazionali, europee (Copernicus) e internazionali.

L’Asi, da parte sua, assicura l’accesso agli utilizzatori civili istituzionali dei dati acquisiti dal sistema duale italiano Cosmo-SkyMed e delle altre missioni nazionali, o realizzate in cooperazione, e affida all’Ispra la cura della catalogazione e la raccolta dei dati geografici, territoriali ed ambientali.

Il compito di gestire e indirizzare le attività e le iniziative previste nell’accordo sarà affidato a una commissione di Coordinamento costituita da sei membri, tre per ciascun ente.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Social
Analisi
Video
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati